Ennesimo appello affinché Il museo “Paestum nei percorsi del Grand Tour” resti a Capaccio.
Questa volta la richiesta arriva dal consigliere comunale di maggioranza, Luciano Farro, relatore della proposta di dichiarazione di pubblicia utilità del complesso dei Frati Minori.
“Il Museo non può trasferirsi altrove – spiega Farro – perché la permanenza a Capaccio è nella sua genesi, sia per la denominazione che richiama Paestum, sia per la storia del Grand Tour che vede protagonista il territorio di Capaccio-Paestum”.
“Il museo – aggiunge – ha rappresentato e rappresenta una fonte unica e inestimabile di produzione culturale del capoluogo e, per altri versi, dell’intero territorio comunale. La vicenda dello sfratto, a prescindere dalle vicende meramente giuridiche, è una sconfitta inaccettabile e da evitare nel modo più assoluto”.
Di qui l’appello ai “Frati affinchè retrocedano dallo sfratto in nome della cultura. Così come il Podestà di Capaccio, Manlio De Maria, nell’anno 1933, retrocesse in favore dei frati, consegnando loro l’intero complesso del Convento, in nome del culto”.
“Nel caso i frati non intendano retrocedere – spiega Farro – l’amministrazione è pronta a mettere a disposizione propri locali idonei, al capoluogo e in altre zone del territorio”