MONTECORICE. “Comprendo la legittima preoccupazione del consigliere Meola e di quanti altri nostri concittadini ne condividano i timori per una sperimentazione che presenta molti aspetti ancora da chiarire. Ma vorrei fare presente a tutti che è stata proprio l’amministrazione comunale ad informare i cittadini del Comune di Montecorice che il nostro territorio è stato inserito unilateralmente dall’AgCom in una lista nazionale insieme ad altri 120 comuni su indicazione dell’attuale governo. E che, anche a decisione presa, al comune non è arrivata ancora nessuna comunicazione ufficiale dalle autorità competenti sul perché siamo stati scelti. Come per quel che ci risulta nessun altro ente al di fuori del dell’AgCom ad ora è stato coinvolto od informato ufficialmente su questo progetto che riguarda l’implementazione della rete e non la sperimentazione umana sulle persone appunto come qualcuno vuol fare intendere”. Così Pasquale Tarallo, vicesindaco di Montecorice, risponde all’iniziativa del consigliere Rosario Meola. Quest’ultimo ha avviato oggi una raccolta firme per dire no alla rete 5G (leggi qui). In particolare il comune cilentano dovrebbe essere tra quelli selezionati per la sperimentazione di questa nuova tecnologia. Ciò sta creando non pochi malumori, soprattutto per gli eventuali rischi che essa può causare alla salute.
Tarallo, però, respinge le critiche di immobilismo dell’Ente. “L’amministrazione comunale sta facendo le opportune e doverose verifiche sia attraverso gli uffici comunali sia contattando personalmente fonti parlamentari e governative Regionali e Nazionali per avere un quadro il più preciso possibile della situazione e del percorso che ci ha visti designati come primi fruitori del 5G – dice – Appena avremo un quadro preciso ed ufficiale informeremo i cittadini anche attraverso incontri pubblici per sentire il parere di tutti e coinvolgendo gli esperti del settore oltre che le Istituzioni e le Aziende coinvolte”.
Poi il vicesindaco di Montecorice assicura: “Io personalmente mi impegno affinché nessuna sperimentazione possa avvenire senza aver rispettato le regole in materia di salute pubblica ed il principio di precauzione che vuole dati certi e scientifici prima che si possa parlare di qualsiasi attuazione del progetto. Sono contento che alcuni cittadini già si siano attivati per dare il giusto risalto ad una questione così densa di risvolti, preoccupati, soprattutto e giustamente dalle possibili ricadute sulla salute di persone ed animali”. “Tuttavia il consiglio che mi sento di dare e che questa iniziativa se nasce già in contrapposizione all’attuale amministrazione comunale non solo rischia di dividere i cittadini su di un tema che ha bisogno della collaborazione di tutti ma può di fatto depotenziare una possibile contrapposizione a questo piano del Governo. Inoltre non penso basti dire non fate la sperimentazione a Montecorice ma fatela in un altro Comune come se spostare il problema lo risolvesse di per se. Un altro rischio è che inizino a girare notizie false o parziali. Lo dico perché parlando con alcuni cittadini mi hanno detto che già abbiamo trovato il posto dove installare la cabina di comando per il 5G quando invece si tratta di quella per la fibra ottica rischiando così di fomentare, spero non ad arte e volutamente, il malcontento tra i cittadini per un servizio a cui i comuni limitrofi già stanno lavorando.
Quindi mi auguro che prevalga il buon senso di chi agisce per il bene comune”, conclude Tarallo.