SANTA MARINA. “Le verità nascoste e sviluppo alternativo”, questo l’argomento al centro dell’incontro tenuto ieri presso il convento di San Francesco a Policastro Bussentino. La minoranza rappresentata da Giudice, Castaldi e Scaldaferri ha incontrato la cittadinanza per discutere del temi scottanti del loro agire politico. Si è discusso di ambiente, raccolta differenziata, di depurazione di sviluppo eco-sostenibile.
In netta contrapposizione con la programmazione politica dell’attuale maggioranza i tre non hanno elemosinato accuse per taluni mancati servizi dei quali, hanno detto, il comune di Santa Marina non usufruirà, come ad esempio il metano. Sarà l’unico comune a non poterne beneficiare, hanno fatto sapere i consiglieri di minoranza. La minoranza, ha messo in evidenza, inoltre, quelle che sarebbero le opere incompiute e quelle ritenute mal gestite dall’amministrazione Fortunato.
Il punto di partenza della minoranza è la tutela ambientale che si scontra, a loro avviso, con la poca attenzione fa parte di chi rappresenta la collettività. Lamentano le innumerevoli opere pubbliche prima progettate e poi abbandonate. Critiche anche sui fondi pubblici, a dire dei consiglieri di minoranza mal utilizzati e ad una “cementificazione selvaggia della fascia costiera”. Questo, ad oggi, l’argomento più scottante poiché dare la possibilità di edificare rischia di attirare anche investitori di dubbia provenienza. Ecco perché Giudice, Castaldi e Scaldaferri, hanno chiesto a voce alta chi sono gli investitori nell’ambito edile, anche in funzione di una nota della DIA che vede il Cilento come terreno fertile per le organizzazioni criminali.