In una domenica fredda di febbraio, presso il Centro Sportivo Meridionale di San Rufo, in occasione della quinta giornata del 18° Campionato Regionale Campano di nuoto CSI, 13 società hanno voluto dare un segno di vicinanza e di sostegno morale al povero Manuel Bortuzzo.
Una “M” maiuscola affinché se ne parli, affinché non si smetta mai di parlarne, affinché la gravità e l’ingiustizia di quello che ha dovuto subire Manuel Bortuzzo, il 19enne che probabilmente ha perso l’uso delle gambe dopo l’agguato di Axa, possa magari non ripetersi mai più.
Una solidarietà emozionante ha coinvolto centinaia di atleti che, prima di scendere in vasca e prima di affrontare le loro gare di nuoto hanno deciso di disegnarsi a vicenda una grande “M” sul braccio.
La “M” di Manuel, un giovane come loro, con tutti i sogni, i progetti e le sfide in cui la dedizione per una attività sportiva porta a credere.
Un giovane privato dei sogni, condannato, forse, a non camminare più per colpa di due ‘codardi’ che gli hanno sparato senza un perché.