CAMEROTA. I consiglieri comunali di opposizione Pierpaolo Guzzo, Sara Infantini, Enzo Del Gaudio di “Camerota Riparte” e Orlando Laino di “Viva Camerota”, hanno richiesto la convocazione dell’assise in merito alla questione Soget.
In un comunicato congiunto, si legge: “Chiediamo la convocazione del consiglio comunale per dare voce ad oltre 2000 cittadini che hanno detto con forza di voler mandare via la Soget dal Comune di Camerota. Rispetto al silenzio del sindaco Scarpitta e del Vicesindaco Calicchio, ormai divenuti sudditi e difensori d’ufficio della Soget, le opposizioni intendono dare voce a tutti coloro i quali, associazioni, comitati e liberi cittadini si stanno battendo per estirpare questo male dal nostro comune, che giorno dopo giorno sta uccidendo la nostra economia, le nostre imprese, le nostre famiglie. In un periodo così difficile, e soprattutto in presenza di una amministrazione e di un sindaco vendicativo contro quelli che non la pensano come lui, raccogliere più di 2000 firme è stato un risultato straordinario. A nostro avviso, la grande partecipazione alla petizione rappresenta un campanello d’allarme per la maggioranza e per il sindaco, che ormai dimenticando parole quali trasparenza e legalità, continuano a nascondere atti richiesti dall’opposizione. Quello che ci chiediamo – attaccano i consiglieri di opposizione – è: Caro sindaco Scarpitta, perchè negate gli atti ai consiglieri?”
I rappresentanti dei gruppi di opposizione hanno poi evidenziato i motivi del lungo tempo intercorso tra la chiusura della petizione e la convocazione del consiglio comunale: “Avevamo chiesto documentazione necessaria alla convocazione del consiglio, e per garantire lo svolgimento del nostro mandato ispettivo, ma come ormai accade da tempo, ogni nostra richiesta di accesso agli atti trova ostacoli da parte degli uffici, infatti, nonostante una richiesta fatta 20 giorni fà, in data 8 febbraio e dopo aver più volte sollecitato il Segretario Comunale, il quale aveva rassicurato telefonicamente che gli atti erano disponibili presso il Comune, ci siamo recati al Comune in mattinata e il Responsabile dell’ufficio Finanziario ha risposto che la documentazione non era ancora disponibile”.
Poi l’attacco finale: “Dove Scarpitta e i suoi sodali mettono le mani, creano danni. Ormai il territorio è alla fame. La gente non vuole elemosine, ma dignità e lavoro. Come dimostreremo nel prossimo consiglio comunale la modifica ai regolamenti dei tributi che il sindaco ha venduto come grandi risultati sono invece l’ennesimo bluff di Scarpitta. O forse un tentativo di fare un provvedimento ‘su misura’ per qualcuno?”.