CENTOLA. Un giro di prostituzione nel centro di accoglienza? E’ diretta anche ad accertare questa possibilità l’indagine dei carabinieri della compagnia di Sapri. L’ipotesi sarebbe emersa in seguito all’arresto di un 25enne pakistato arrestato lo scorso 23 gennaio in una operazione dei carabinieri della stazione di Camerota (leggi qui).
L’episodio
L’immigrato era finto in manette con l’accusa di estorsione. Vittima un uomo di Camerota, un pensionato di settant’anni, che avrebbe dovuto sborsare dei soldi per evitare che fossero messi in rete dei video compromettenti. Le immagini ritraevano i due uomini mentre consumavano un rapporto sessuale. Pare che fra i due ci fosse una certa frequentazione. Avevano avuto numerosi incontri. Il giovane pakistano, richiedente asilo politico, con l’intenzione di ricattare il pensionato, aveva filmato di nascosto gli incontri intimi. Era quasi riuscito a portare a termine il suo piano. Aveva quindi chiesto ed ottenuto dalla vittima i primi mille euro per non mettere il video online. Alla seconda richiesta estorsiva di altri cinquecento euro la vittima aveva denunciato il fatto. I militari della stazione di Marina di Camerota, guidati dal maresciallo Francesco Carelli hanno così organizzato un appostamento nel luogo previsto per la consegna dei soldi. Con la complicità della vittima, mentre i due si scambiavano il denaro, sono intervenuti cogliendo il pakistano in flagranza di reato.
Le preoccupazioni dei cittadini
Un episodio che confermerebbe le preoccupazioni dei cittadini di un vasto giro di droga e prostituzione all’interno del centro di accoglienza. Le indagini di carabineri, infatti, proseguono per verificare se oltre al pensionato di Camerota ci sono state altre vittime di ricatti. Intorno al centro di accoglienza, secondo qualcuno, si nasconderebbe un giro di prostituzione, giovani nigeriani, pakistani e gambiani pronti a soddisfare le richieste di numerosi clienti della zona e di spaccio di droga. Già in passato i carabinieri fecero irruzione nella struttura (leggi qui)