Riscaldamenti spenti e il crollo del soffitto di un bagno, al centro dello sciopero di questa mattina degli studenti del liceo “Parmenide” di Vallo della Lucania. La protesta degli alunni si è tenuta prima all’esterno dell’istituto superiore di secondo grado per poi spostarsi davanti al Comune e infine davanti agli altri istituti.
“Anche noi siamo Provincia” è stato lo slogan dei manifestanti che chiedono maggiore attenzione per il plesso scolastico, in particolare una maggiore manutenzione.
Il dirigente scolastico, Francesco Massanova, ha chiarito che quello del freddo è un falso problema: “è mancato il gasolio e i termosifoni sono rimasti spenti, ma il disagio è stato subito risolto”, fa sapere.
Quanto alla manutenzione, invece, le criticità esistono. “Quello dell’intonaco è un problema reale – ha spiegato Massanova – Ci sono diversi bagni chiusi o perché non funzionanti o per il distacco di intonaco”. Il preside precisa che la situazione del liceo non è drammatica ma sono comunque necessari interventi: “Se non si interviene i servizi vengono meno”, ha detto il dirigente scolastico che da settembre ad oggi ha inviato ben cinque richieste d’intervento alla Provincia di Salerno, competente per l’istituto scolastico. “La situazione dei bagni del liceo è nota da tempo, serve manutenzione più regolare e costante”.
La protesta degli studenti del Parmenide ha sollevato anche il dibattito politico, con il consigliere di minoranza, Nicola Botti, che accusa: “Risulta evidente che in questi 8 anni scuole e sicurezza di bambini e ragazzi non sono stati la priorità dell’amministrazione Comunale! I fatti lo dimostrano, anche se proveranno a raccontarvi il contrario”.