CICERALE. Il canile non riaprirà, almeno per il momento. La struttura era stata al centro di un progetto promosso dal Comune di Capaccio Paestum. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco (ormai ex) Franco Palumbo, proponeva la realizzazione di un canile comprensoriale tra i comuni di Agropoli, Giungano, Cicerale, Ogliastro Cilento, Lustra, Perdifumo, Monteforte Cilento e Trentinara. L’iter, però, di fatto non potrà andare avanti.
Iter bloccato
Innanzitutto la sfiducia all’amministrazione comunale capaccese ha bloccato il procedimento, ma anche le perplessità riscontrate a Cicerale. Se il sindaco Francesco Carpinelli aveva manifestato un timido assenso alla riapertura del canile, il consiglio comunale non si è mostrato del medesimo avviso.
Valente: “area non idonea”
“Indubbiamente quell’area, per la sua vocazione paesaggistica ed ambientale, non è assolutamente idonea a poter accogliere e gestire il fenomeno del randagismo in modo comprensoriale, sopperendo alle esigenze numeriche di tanti comuni”, ha spiegato il consigliere comunale ed ex vicesindaco Pasquale Valente. Quest’ultimo, come altri consiglieri, ha in mente altre iniziative per limitare il randagismo in paese.
“Per contrastare la problematica randagi nel nostro Comune – spiega – la proposta è stata quella di avviare un discorso sinergico tra l’Amministrazione, l’Asl, Associazioni Animaliste, volontari, affinché si promuovano campagne di sterilizzazione, sensibilizzazione ed informazione dei cittadini finalizzate all’adozione degli animali, congiuntamente ad una forte politica di controllo e repressione del fenomeno dell’abbandono dei cani, che è la vera piaga di questo problema”.
Il canile di Cicerale, quindi, non riaprirà. Il tema è stato rinviato ma di fatto, come spiegato, l’iter non ha motivo di proseguire.