AQUARA. L’ultimo saluto a Lucio Marino, il 14enne morto tra lunedì e martedì dopo una caduta dalla finestra della sua cameretta (leggi qui) è stato dato nel pomeriggio nella Chiesa madre San Nicola di Bari. Una chiesa a tre navate che nonostante le dimensioni non è riuscita a contenere la folla proveniente dagli Alburni, dal Calore salernitano e da Capaccio Paestum.
Presenti familiari, amici, compagni di scuola di Lucio, rappresentanti delle istituzioni e forze dell’ordine. Il vescovo Antonio De Luca ha officiato il rito funebre. Parole piene di dolore, le sue, per l’accaduto, ma anche d’amore verso una comunità che si è stretta intorno alla famiglia del 14enne. “In questi momenti siamo messi tutti a dura prova – ha detto – abbiamo due modi di affrontare questo nostro strazio, con la preghiera che non serve se non a dare pace al cuore e con il silenzio, perché le parole eccessive sono inutili, serve invece l’amore che consolidi legame della famiglia”.
Durante il rito funebre i compagni di Aquara della I B del liceo “Parmenide” di Roccadaspide hanno voluto leggere una lettera dalla quale è emerso un Lucio duro, dal cuore forte e dall’animo nobile. Anche il preside del liceo, Mimì Minella, ha avuto parole di elogio per il ragazzo che da novembre ha iniziato a frequentare la scuola: aveva degli ottimi voti e prediligeva gli sport di squadra, ha ricordato.
All’uscita dalla chiesa la bara bianca nella quale era stato riposto il corpo di Lucio è uscita tra gli applausi. Una ragazzina ha avvertito un malore ed è stata costretta ad allontanarsi.