Gli italiani spenderanno 2 miliardi per il Capodanno. A nulla è servito l’aumento della tredicesima, gran parte destinata al risparmio.
Chi vorrà invece spendere sceglierà soprattutto: viaggi, spese benessere, raffinatezze sulla tavola. Eppure, al tempo stesso, aumenta il numero degli italiani in difficoltà e che imbandiranno le tavole all’insegna dell’austerity. Dunque quest’anno non ci sarà solo un tripudio di spesa e ricchi menù, come già accaduto per Natale.
Nonostante la contrazione della spesa, nei cenoni saranno le eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy a dominare la scena con 5 su 10 gli italiani che aspetteranno a casa il rintocco della mezzanotte per brindare al 2019. Dato questo in flessione rispetto al 2017, così come lo era già lo scorso anno rispetto al precedente, perché una fetta delle tredicesime sarà investita in cenoni in ristoranti o in brevi viaggi in località turistiche in Italia o all’estero.
Sarà tripudio di bollicine italiane, vere autentiche superstar dei cenoni con oltre 70 milioni di tappi pronti a saltare da bottiglie di spumante e prosecco Made in Italy: un +13% rispetto allo scorso anno.
Gli italiani continueranno a preferire le bollicine di casa nostra allo champagne. Fuori dal menù i cibi etnici (sushi, sashimi e vongola del Pacifico), in pole position le eccellenze del Made in Italy: vongole e frutti di mare per i primi piatti (100 milioni di euro); pesce per i secondi piatti (445 milioni di euro); carne, salumi e uova (520 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (435 milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (400 milioni di euro); pasta, pane, farina e olio (215 milioni di euro). Non mancherà il tagliere dei formaggi freschi e stagionati italiani (105 milioni). Chiuderà il paniere il ricco carrello dei dolci composto da panettone e pandoro in primis, oltre alle tantissime specialità dolciarie regionali (410 milioni di euro). E se gli italiani sono concordi sul cosa portare in tavola, diverse le scuole di pensiero in cucina. Tra gli over 60 vincono le ricette regionali o di famiglia. Tra i più giovani spopolano blog e app per cercare la ricetta d’effetto: rombo in crosta di cacao; risotto gamberi e liquirizia; filetti di pesce con mele e uva bianca.
E cilentani e valdianesi? La notte del 31 uno su cinque sceglierà hotel o ristoranti, gli altri resteranno a casa con amici o parenti. Se la spesa media degli italiani per il cenone costerà 42,99 euro a persona, pari a 257,94 € (+0,9% rispetto al 2017) per una famiglia composta da genitori, due figli e due nonni, il nostro comprensorio sa come risparmiare, con quasi 10 euro in meno rispetto alla media nazionale. Sicuramente un costo basso rispetto ai cenoni, da 40 euro in su. L’opzione “anticrisi”, invece, implicherà una spesa inferiore del 39% rispetto al menu classico: 26,33 euro a testa, quindi 157,98 euro per una famiglia di sei persone (+2,1% rispetto al 2017).