Domani, Sabato 29 dicembre, le telecamere del Tg itinerante della Campania, in onda ogni sabato su Rai 3, alle ore 14.00, faranno tappa ad Aquara. Lo spazio televisivo, condotto dal giornalista, Rino Genovese, è dedicato alla scoperta e alla valorizzazione dei numerosi comuni della regione, raccontando storia, tradizioni e varie notizie dei centri campani.
Aquara si trova a circa 500 m s.l.m. su di una collina, che raggiunge un’altezza massima di 770 metri (tempa di Aquara), si affaccia sulla Valle del Calore, mentre alle sue spalle si ergono i Monti Alburni. Data la sua collocazione strategica e non avendo ostacoli visivi prossimi, da Aquara è possibile spaziare lo sguardo dal Monte Gelbison fino al mare, dove in occasione di giornate particolarmente limpide compare l’Isola di Capri. Il suo territorio rientra in parte nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ed è attraversato dal fiume Calore lucano, un affluente del Sele. Il nome del borgo deriverebbe dall’abbondanza di acqua del suo territorio, caratteristica riportata anche sullo stemma del comune (raffigurante un’amazzone che regge nelle mani due idre versando dell’acqua).
Aquara ha origini che risalgono all’epoca greca, precisamente intorno agli anni fra il 150 e il 132 a.C. La sua millenaria esistenza si intreccia con la storia delle dominazioni che l’intera Valle del Calore e del Fasanella subì nel corso dei secoli, e con essa l’intero Mezzogiorno. Dai longobardi ai normanni, dagli svevi agli angioini fino ai borboni, un crogiolo di culture diverse che rendono unico l’intero sud Italia.
Numerosi sono i siti di particolare rilievo storico ed architettonico presenti sul territorio di Aquara. Dal Castello medievale, abitato dai vari feudatari(databile fra il 1190 e il 1230) e posto nella parte più alta del paese a totale controllo dell’intera vallata sottostante, alle numerose Chiese, senza dimenticare i mulini ad acqua e gli intatti portoni settecenteschi. Ricco anche il patrimonio naturalistico, con le fontane sorgive disseminate su tutto il territorio comunale, la ricchezza boschiva e l’incontaminato fiume Calore, sulle cui sponde sorge la frazione di Mainardi.