Il Comune di Moio della Civitella, con a capo il Sindaco Enrico Gnarra, ha deciso di intitolare una via cittadina al professore Oris Valletta, musicista e compositore; la via attualmente denominata “Via Santa Caterina” si chiamerà “Via Oris Valletta – Musicista e compositore”.
L’amministrazione comunale intende onorare la memoria del maestro che si è distinto nel comune di Moio per l’amore al suo paese, per le sue doti umane, professionali e artistiche e per la grande passione e dedizione alla musica, oltre ad aver composto numerose opere edite su riviste specializzate, e per aver “creato” e diretto la “Schola Cantorum” di Pellare, le cui origini sono datate già agli inizi degli anni ’40.
Chi era Oris Valletta
Sin da ragazzo scopre l’amore per la musica, partecipando all’età di 7 anni alle prove della banda musicale diretta dal maestro Elia Guarino. Frequenta le prime classi del Ginnasio a Vallo della Lucania e successivamente all’istituto dei Saveriani di Grumone, in provincia di Cremona, dove si dà un discreto spazio anche all’educazione al canto corale e popolare. Li, tra uno studio e l’altro, il maestro si cimenta a «suonare›› un armonium disegnato su un cartone, costituito di sole due ottave. Venuto a mancare l’organista ufficiale, si fa avanti e per la prima volta suona il vero strumento e lo fa egregiamente, eseguendo un’intera messa. Passato a Parma per gli studi liceali inizia a studiare pianoforte ed armonium. Prende anche lezioni di violino dall’anziano maestro Burani, che era stato violinista di Toscanini. Studia per diletto anche il flicorno baritono e la tromba. lntraprende gli studi di teologia e filosofia che, per motivi di salute, nel 1942 deve abbandonare. Ritornato a Pellare viene subito chiamato alle armi e prende servizio nella sanità. Da Marcianise viene trasferito in Francia, poi rientra in ltalia a Bologna. Conclusa la guerra riprende gli studi di pianoforte e composizione, diplomandosi al Conservatorio di S. Pietro a Maiella. Diviene dirigente dell’Azione Cattolica maschile, nel 1946 prende la direzione della Banda di Pellare. Nel 1952 emigra in Venezuela e, prima nella città di Rubbio, poi a Lagunillas, accetta l’incarico di insegnante di musica in due prestigiose scuole. L’esperienza trascorsa con i padri Saveriani formano la sua coscienza cristiana e gli consentono un arricchimento culturale notevole: conosce già due lingue, il francese e l’inglese, in Venezuela impara anche lo spagnolo. Fonda nelle scuole sia un’orchestra di giovani musicisti sia due cori polifonici. Nel 1961 torna in Italia con la sua famiglia definitivamente ed inizia ad insegnare nelle scuole del Cilento. Dopo avere conseguito a Roma l’abilitazione all’insegnamento, rimane nell”Istituto Magistrale di Vallo della Lucania come docente di musica fino al compimento della carriera. Ha “creato” e diretto per oltre quarant’anni la «Schola Cantorum» di Pellare, le cui origini sono datate già agli inizi degli anni ”40. Numerose generazioni si sono succedute nel coro, allíetando la maggior parte delle celebrazioni religiose della Parrocchia, sempre con entusiasmo e dedizione. Ha composto numerose opere edite su riviste specializzate, molte altre ancora inedite.