Negli ultimi giorni si è parlato più volte dell’esistenza di un accordo pre-elettorale tra la coalizione che sosteneva Franco Sica candidato a sindaco di Capaccio Paestum e nella quale era candidato anche il consigliere Crescenzio Franco, e altre coalizioni. Per cui riteniamo doveroso, nei confronti dei cittadini, ma più in particolare delle persone che ci hanno votato, fare chiarezza.
Nessun accordo è stato sottoscritto prima della campagna elettorale né con Franco Palumbo né con altri candidati a sindaco. Ci sono stati certamente degli incontri, e non accordi, dopo il primo turno, sia con Italo Voza che con Franco Palumbo, che ci convocarono. Sia l’uno che l’altro ci fecero una serie di proposte che furono analizzate in una riunione con tutti i candidati che sostenevano la coalizione, di cui faceva parte anche il consigliere Francesco Petraglia che era presente. In questa riunione si decise di non appoggiare nessuno al ballottaggio e che ognuno avrebbe scelto liberamente chi sostenere. E infatti i nostri candidati si schierarono in parte con l’uno e in parte con l’altro candidato.
Dopo il risultato del ballottaggio, fummo contattati dalla coalizione di Franco Palumbo e ci fu proposto di collaborare direttamente al loro programma amministrativo. Anche quella volta la proposta fu analizzata in una riunione con i candidati della coalizione di cui faceva parte anche il consigliere Francesco Petraglia, che anche in quell’occasione era presente. All’unanimità dei presenti si decise di entrare in maggioranza.
Se non abbiamo voluto chiarire la vicenda in consiglio comunale è stato solo perché non ci sembrava il luogo idoneo, visto che l’aula consiliare è il luogo deputato ad assumere importanti decisioni esclusivamente nell’interesse della comunità, e quindi abbiamo ritenuto opportuno che la discussione venisse riportata sui punti all’ordine del giorno.
Questi sono i fatti. Se le cose fossero andate diversamente non avremmo problemi a dirlo, visto che a spingere entrambi ad accettare di entrare in maggioranza è stata solo e unicamente l’opportunità di continuare a lavorare per la nostra città. Non abbiamo altri scopi e possiamo dirlo a testa alta, perché non abbiamo scheletri nell’armadio.
Franco Sica e Crescenzio Franco