Dopo Polla e Sapri anche Vallo della Lucania scende in piazza per difendere il diritto alla salute. A differenza degli ospedali del centro valdianese e di quello del Golfo di Policastro, il “San Luca” ha ottenuto la deroga per il suo punto nascita, ma solo per un anno. C’è preoccupazione, inoltre, per la riforma che interessa la rete cardiologica che rischia di ridimensionare la struttura sanitaria cilentana.
Su iniziativa di varie anime della città di Vallo, quindi, domani la città scenderà in piazza a sostegno del suo presidio ospedaliero e per manifestare vicinanza alle comunità di Polla e Sapri. Saranno presenti anche diversi sindaci del comprensorio e il vescovo della diocesi Ciro Miniero, assente per altri impegni, ha fatto pervenire il suo messaggio.
“Desidero unire la mia voce a quella della popolazione cilentana che oggi eleva forte il suo grido di protesta in difesa di un diritto che ferisce la speranza di un territorio già demograficamente in sofferenza – ha detto – Come comunità cristiana, che nella benedizione della vita nascente afferma uno dei valori fondamentali della famiglia come immagine dall’amore di Dio, non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione per una scelta che impoverisce il vero patrimonio del bene comune di un territorio che per la vastità geografica ed una rete di comunicazione viaria difficile vive quotidianamente i suoi disagi”.
Mons. Ciro Miniero non ha risparmiato critiche alle istituzioni evidenziando “l’indifferenza di coloro che per responsabilità istituzionale e politica non sempre sostengono, con la necessaria determinazione, azioni e aspirazioni che tutelino il futuro delle comunità del nostro Cilento”.
La manifestazione prenderà il via alle 10.30 da piazza Vittorio Emanuele.