Il Parco a Ruderi del Comune di Auletta diventa esempio di progettazione architettonica e di rivitalizzazione dei borghi colpiti dal sisma, nell’ambito della Mostra Collaterale della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. L’iniziativa si chiama “Borghi of Italy – #NO(F)EARTHQUAKE”, voluta dal Concilio Europeo dell’Arte in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia e Alma Mater Studiorum di Bologna e ha previsto una mostra, un convengo dedicato ad Auletta e un protocollo di intesa tra il Comune di Auletta, la Fondazione MIdA e l’Università di Architettura di Venezia.
Tutto ha inizio a maggio. Il progetto del Parco a ruderi, ideato dal Comune di Auletta e Fondazione MIdA che prevede il restauro, il recupero e la vivibilità del centro storico di Auletta così come lasciato dal terremoto del 1980, è stato scelto insieme ad altri 4 Comuni divenuti luoghi-simbolo del terremoto: Venzone (terremoto in Friuli Venezia Giulia, 1976), San Felice Sul Panaro (terremoto in Emilia Romagna, 2012), Auletta (terremoto in Irpinia, 1980), Amatrice e Civita di Bagnoregio (terremoto in Centro Italia, 2016). Ognuno di questi case histories, sotto la curatela di professori e ricercatori delle Università Alma Mater di Bologna e Università IUAV di Venezia, hanno fatto emergere aspetti diversi di come siano state affrontate le tragiche conseguenze del sisma: la reazione delle popolazioni colpite, i danni al patrimonio, le questioni riguardanti il recupero, il restauro, la ricostruzione. Dal 26 maggio al 25 novembre 2018 sono state messe in mostra foto, video e installazioni che raccontano la storia dei 5 borghi italiani.
Nella giornata di ieri, invece, è stato presentato il Parco a ruderi all’Università di Architettura di Venezia alla presenza di Pietro Pessolano, Sindaco del Comune di Auletta, il giornalista Antonello Caporale, Francescantonio D’Orilia, Presidente della Fondazione MIdA e la Professoressa Rosanna Alaggio che ha relazionato su Migrazioni ed abbandono.
A latere dell’evento è stato sottoscritto un Protocollo tra i due enti salernitani e l’Università IUAV di Venezia che prevede tra le altre collaborazioni, la formazione degli studenti dell’ultimo anno di restauro sul caso studio di Auletta.
Obiettivo primo dell’esposizione “Borghi of Italy – NO(F)EARTHQUAKE” è stato quello di sensibilizzare la società sul tema del “conservare in sicurezza” i borghi del nostro Paese, in cui coloro che li vivono – e che li vivranno – possano sentirsi “liberi” dalla paura del terremoto e liberi di ritornare ad abitare in questi che sono considerati – anche nell’immaginario internazionale – i luoghi più caratteristici d’Italia. Si introduce così il concetto di “rivitalizzazione sostenibile” di un borgo e del suo territorio circostante: la tutela del territorio e delle comunità, la valorizzazione delle risorse ivi esistenti in un’ottica di innalzamento delle opportunità di crescita sociale ed economica, di sviluppo turistico delle comunità locali e di ripopolamento dei borghi italiani.