Ieri mattina, a Roma, si è svolta una riunione tecnica tra la Fee Italia e i rappresentanti dei Comuni italiani. E’ stata occasione per spiegare ai presenti il questionario da compilare per candidarsi a ricevere la Bandiera blu 2019, con i relativi cambiamenti intervenuti relativamente, in particolare, ai servizi sulle spiagge. Il Cilento nel 2019 spera di confermare il proprio record.
Lo scorso anno sono state ben quattordici le Bandiere Blu assegnate alla costiera cilentana. Ad ottenere l’importante vessillo Capaccio Paestum, Agropoli, Castellabate, San Mauro Cilento, Montecorice, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Ispani, Vibonati e Sapri.
I dati registrati in questa stagione estiva lasciano bene sperare. Il 2018 verrà ricordato come uno dei più positivi per la qualità del mare. Lo rivelano i dati dell’Arpac che hanno premiato in particolar modo il Cilento. I circa cento chilometri di costa compresi tra Capaccio Paestum e Sapri, infatti, si sono rivelati quelli con più punti valutati «Eccellenti», ovvero il massimo del punteggio secondo la classificazione dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente. L’unico tratto a porsi al di sotto della media è stato il Lungomare di Sapri, dove la qualità dell’acqua è risultata comunque «Buona».
Il comprensorio cilentano può sorridere considerato che gli unici divieti imposti sono stati temporanei, perlopiù legati al maltempo. Diversa è la situazione in altre località della Provincia. Nel Comune di Pontecagnano spuntano ben due divieti di balneazione: in località Magazzeno e La Picciola dove la qualità dell’acqua viene classificata «Scarsa». Va meglio a Salerno dove le criticità si riscontrano solo alla foce dell’Irno; punti rossi anche in Costiera Amalfitana, a Marina di Vietri (primo tratto).