Non è solo promozione, ma insegnare un corretto stile alimentare fin da piccoli, improntato alla Dieta mediterranea, patrimonio immateriale Unesco dal 2010.
È l’obiettivo della legge approvata in Consiglio regionale della Campania, con 36 voti favorevoli, dal titolo «Disciplina per l’orientamento al consumo dei prodotti di qualità e per l’educazione alimentare nelle scuole»: asili nido, scuole dell’infanzia e primaria.
La Dieta meditarranea, che ha il suo ‘cuore’ nel Cilento, è indicata come stile alimentare che «allunga la vita»: basti pensare ai tanti centenari che vivono nel nostro territorio. Così diventa legge imparare a mangiare sano e di qualità. Il testo intende, così, promuovere e valorizzare la «cultura alimentare» attraverso un approccio sistematico attento non soltanto prodotti soggetti interessati, ma anche soprattutto alle relazioni che legano tra loro. Attraverso questo approccio, si tende a «sensibilizzare le giovani generazioni verso un’idea di qualità più complessiva che coinvolga benessere del singolo, della società, dell’ambiente».
E tutto alla riscoperta dell’agricoltura come fonte primaria di cibo, centrale nella promozione di uno sviluppo sostenibile. Spazio dunque, nelle scuole, alla gamma di prodotti di alta qualità: Dop, Igp, prodotti tradizionali e tutti quei prodotti agroalimentari tipici. La legge è approvata con un finanziamento di 50mila euro che consentirà di mettere in moto un meccanismo delle attività promozione e orientamento al consumo dei prodotti di qualità per l’educazione alimentare nelle scuole.
Dell’intero ammontare, 20mila euro sono destinati all’aggiornamento professionale, formazione soggetti operanti campo dell’educazione alimentare nelle scuole primarie; 30mila euro sono destinati alla progettazione e realizzazione dei percorsi formativi informativi.