Stando alle ultime notizie, alcuni lupi, sembra, abbiamo aggredito un gregge sui Monti di Eboli. Pare che due carcasse di pecore siano state ritrovate nella zona collinare del centro della Piana del Sele, mentre altri esemplari sono rimasti gravemente feriti negli assalti perpetrati nelle scorse ore. I sopralluoghi effettuati dai veterinari dell’Asl e dall’unità veterinaria hanno permesso di appurare la causa dei decessi dei capi di bestiame denunciati dai proprietari degli animali.
Settimane fa, da Piaggine era arrivato l’allarme di altri allevatori che hanno visto decimare il proprio gregge. «Apprendo dalla stampa locale che in provincia di Salerno, nello specifico a Monti di Eboli, un branco di “lupi killer” sbranerebbe pecore. Si parla di 5 esemplari uccisi e 30 gravemente feriti al punto di doverli abbattere. Bisogna innanzitutto chiarire che un lupo che caccia, è un lupo che si comporta da lupo! Doveroso invece evitare allarmismi ingiustificati, tra l’altro senza perizie medico legali veterinarie, che possano avere l’effetto di giustificare atti di bracconaggio o illegittime uccisioni ed è per questo che ho intenzione di diffidare la Regione e gli amministratori locali. Preciso che il lupo non sia stato tutelato come si doveva già negli anni pregressi e che negli ultimi 5 anni si sia volutamente organizzato un sistema di azioni tese a fomentare l’odio verso questa specie e che, grazie a dichiarazioni di personaggi con precisi ruoli istituzionali che si sono espressi al di fuori dei margini della normativa vigente, si siano creati i presupposti per determinare una condizione di intolleranza, anziché favorire la convivenza tra le due specie e mettere in pratica, su tutto il territorio, le efficaci azioni di deterrenza e di indennizzi.”
È quanto dichiara l’On. Paolo Bernini, ex parlamentare del M5S e attuale presidente della Onlus DPA- DIFESA PROTEZIONE ANIMALI che prosegue come lo scorso anno il M5S si sia battuto contro la possibilità di uccidere i lupi, essendo questi specie particolarmente protette, e non sussistendo i presupposti per la concessione della deroga alla Direttiva Habitat prevista dall’art 16. « Va ricordato che lo scellerato “piano lupo 2017” poi, è un piano irricevibile sia dal punto di vista scientifico che sotto il profilo della sua legittimità, realizzato senza dati pubblicati scientificamente, ad iniziare da quelli relativi ad un censimento nazionale che non esiste per stessa ammissione di chi ha redatto il piano! –continua Bernini- La realtà è evidente a tutti: tra il numero dei lupi rinvenuti decapitati e uccisi a fucilate, (considerando anche tutti quelli occultati), la lista è raccapricciante. E’ ora di spiegare con chiarezza a tutti i cittadini e agli allevatori che i metodi per ridurre i conflitti tra le specie selvatiche e le attività antropiche ci sono. Basta solo volerli applicare con una politica onesta, scientifica e rigorosa che permetta una naturale convivenza. Questo è un atto dovuto, è il nostro compito ed auspico che sia questa la linea che il Ministro Sergio Costa voglia intraprendere, in armonia con il lavoro svolto negli ultimi 5 anni. Anche i lupi appartengono al patrimonio indisponibile dello Stato, quindi di tutti i cittadini che è evidente che ne chiedano a gran voce la tutela. La scienza e la politica devono saper tradurre queste esigenze in progetti di vita e non di morte!»