Da quasi tre anni sono chiuse in un deposito comunale, in attesa che ne venga decisa la collocazione. Per due anni hanno ospitato la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum, proprio accanto al cosiddetto Tempio di Cerere. Ma quella collocazione fu bocciata dalle soprintendenze che ne disposero lo smontaggio entro il 31 gennaio 2015 ed il rimontaggio a novembre solo per la Borsa del Turismo di quello stesso anno. Da allora sono rimaste chiuse e, nonostante varie ipotesi, ancora non si è trovata una collocazione. Una delle tre, durante le operazioni di smontaggio, ha subito anche danni al tendone di copertura.
Dopo la bocciatura della collocazione in Via Caduti di Nassiriya, la soluzione più semplice e in fase di valutazione, resta quella di piazza mercato, lo spiazzale antistante lo stadio Mario Vecchio a Capaccio Scalo. Lì ci sono già tutti i servizi e l’unico nodo da sciogliere sarebbe la collocazione del mercato settimanale che vi si svolge ogni giovedì. Allo studio c’è la possibilità di spostarlo in uno spazio inutilizzato del vicino mercato ortofrutticolo, accessibile attraverso un’entrata diversa da quella del mercato. Non c’è ancora nulla di certo, ma potrebbe essere la soluzione per ricollocare finalmente le sfere, che sarebbero utilissime per lo svolgimento degli eventi nel periodo invernale (sono dotate di impianto di riscaldamento) e soprattutto in occasione del Natale.
Il montaggio e lo smontaggio delle sfere geodetiche, strutture innovative già adottate in altre zone d’Italia, implica costi molto alti e ne aumenta il rischio di deterioramento. Per questo sarebbe auspicabile una collocazione permanente.
Le sfere geodetiche sono costate al Comune di Capaccio Paestum oltre 600 mila euro che il comune ha ottenuto attraverso un mutuo ventennale acceso con la Cassa Depositi e Prestiti. Soldi che il Comune sta pagando senza che le sfere vengano utilizzate e quindi senza che ne venga ammortizzato il costo.