Una collana in pasta vitrea risalente all’età del Bronzo finale: sarebbe il primo ritrovamento del genere in Campania. È quanto hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Siena presso la «Grotta della Cala», nel Comune di Camerota, in Cilento. La scoperta è avvenuta durante la campagna di scavo avviata lo scorso 8 ottobre dai ricercatori dell’Unità di Ricerca di Preistoria e Antropologia del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’università di Siena, in collaborazione con la Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Salerno e Avellino e con il sostegno dell’amministrazione comunale di Camerota.
Al centro dello scavo, come avviene ormai da anni, la «Grotta della Cala», sito preistorico di importanza internazionale noto soprattutto per le sue evidenze paleolitiche. I resti della collana, risalente al periodo del Bronzo finale, realizzata in pasta vitrea e ambra, sono stati rinvenuti nella camera più interna della cavità, accanto a frammenti di ceramica e a resti umani. Finora sono state recuperate più di venti perle, ma con il proseguimento dello scavo i ricercatori si attendono ulteriori rinvenimenti.
La scoperta è di grande interesse, poiché alcune perle della collana sono riconducibili per tipologia a quelle provenienti dall’abitato di Frattesina (XII-XI secolo a.C.) e permettono di attribuire l’intero contesto all’età del Bronzo Finale, finora non segnalato alla «Grotta della Cala». Si tratterebbe, ad oggi, dell’unico ritrovamento del genere per l’intera regione Campania. «Siamo emozionati per questa sensazionale scoperta – ha commentato l’assessore alla Cultura di Camerota, Teresa Esposito . È un traguardo importante, che aggiunge un tassello indispensabile per la promozione di questi luoghi incantati».
«Il successo che stiamo raccontando oggi – ha aggiunto il sindaco di Camerota, Mario salvatore Scarpitta – è il frutto di un lavoro di squadra, una campagna di scavo curata nei minimi dettagli, partendo dalla composizione del team, corposo, eterogeneo e multidisciplinare».