Si discuterà il prossimo 21 novembre, in Camera di Consiglio, il ricorso presentato da sei comuni cilentani contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la ripartizione del fondo di solidarietà comunale.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima), ha disposto l’integrazione del contraddittorio provvedendo a rinviare la decisione sull’istanza cautelare.
I fatti
Ad agire in giudizio i Comuni di Pollica, Centola, Ascea, Casal Velino, Montecorice e Ispani i quali avevano presentato ricorso al Tar del Lazio contro il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri avente ad oggetto il “Fondo di solidarietà comunale. Definizione e ripartizione delle risorse spettanti per l’anno 2018”.
Per il 2018 il fondo di solidarietà comunale è di 6.208.184.364,87 euro che con specifici criteri vengono ripartiti tra i Comuni. Quest’anno il decreto relativo al “Fondo di solidarietà comunale. Definizione e ripartizione delle risorse spettanti per l’anno 2018” è stato emanato in data 7 marzo 2018 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale un mese dopo, dunque con un ritardo di oltre cinque mesi rispetto al termine previsto dalla legge (secondo la quale va definito entro il 31 ottobre dell’anno precedente quello di riferimento) e, in ogni caso, oltre il termine ultimo per l’adozione della deliberazione del bilancio di previsione da parte dell’Ente locale.
Ciò ha determinato una penalizzazione per i comuni, già costretti a subire la drastica riduzione delle risorse a causa della spending review e di un saldo fortemente negativo tra quota IMU versata al fondo di solidarietà comunale e quella ricevuta in applicazione del meccanismo perequativo. Di qui la decisione di presentare ricorso innanzi al Tar del Lazio.
A rappresentare Pollica, Centola, Ascea, Casal Velino, Montecorice e Ispani in giudizio l’avvocato Demetrio Fenucci, con studio in Salerno.