Con una lettera inviata ai vertici dell’Asl Salerno, Biagio Tomasco, sindacalista RSU – Asl, ha voluto ancora una volta sottolineare le preoccupazioni in ordine alle carenze di personale nelle strutture sanitarie o al loro utilizzo per mansioni non di propria competenza.
“In ordine al primo punto – spiega Tomasco – non si può prescindere dalla presa d’atto delle attuali ramificazioni dell’attività aziendale e dal personale, distinto per ruolo e categoria, che tali attività rende possibili. Inoltre tale analisi andrebbe fatta tanto sotto il profilo qualitativo, quanto sotto quello quantitativo, atteso che le due componenti viaggino di pari passo l’una con l’altra, analisi che andrebbe fatta, tra l’altro, con il contributo analitico dei dirigenti apicali”. Di qui l’appello affinché si provveda all’individuazione nel nuovo fabbisogno degli incarichi di funzione e degli incarichi professionali che, considerate le loro intime specificità, metterebbero in campo un ulteriore elemento di valutazione sia qualitativo che quantitativo”.
In relazione all’impiego anomalo del personale, parte del quale assegnato a compiti amministrativi, secondo Tomasco l’azienda “si espone sia al rischio della predisposizione di un fabbisogno che non rispecchi le reali necessità aziendali, e sia al rischio del danno erariale in quanto continui a corrispondere a detto personale, soprattutto infermieristico, l’indennità professionale specifica (IPS) senza che gli stessi risultino produttivi all’interno della filiera sanitaria”. Di qui la richiesta di un intervento immediato.