Sono ottanta le tartarughine che, a partire dalla notte fra il 13 e il 14 agosto, sono nate nel nido individuato a Caprioli, presso il Lido Oasi.
I volontari del centro Enpa e i biologi del Dohrn di Napoli avevano attrezzato un piccolo campeggio proprio la sera di lunedì 13, nonostante la schiusa fosse prevista intorno al 15; tuttavia, è la natura a dettare le proprie leggi, e la sabbia ha iniziato a tremare con qualche giorno di anticipo.
Alle prime Ventotto tartarughe, se ne sono aggiunte,poi, aggiunte altre 24, nate nonostante il cattivo tempo, il vento e la pioggia incessante. La schiusa è continuata senza sosta e, ad oggi, 80 tartarughe su 100 hanno preso il mare.
Intanto, i volontari stanno continuando a monitorare gli altri tre nidi individuati sulle spiagge cilentane: a breve, infatti, verranno rimossi i sensori del Lido di Ascea per valutare la data della schiusa, mentre per il secondo nido a Caprioli bisognerà attendere, orientativamente, il mese di settembre.
Assistere alla schiusa e godere della bellezza di una vita che nasce è un’ esperienza indimenticabile: è possibile prendervi parte come spettatori, purché vengano rispettate delle regole fondamentali per il benessere degli animali.
E’ assolutamente vietato scattare foto: saranno i volontari a preoccuparsi di immortalare il momento; non sono ammesse luci artificiali né apparecchi che possano in qualunque modo interferire con il lavoro dei biologi. Non potranno essere montate tende, né si accenderanno fuochi: anche gli animali domestici dovranno essere allontanati e bisognerà tenere una distanza di sicurezza rispetto al luogo in cui è collocato il nido.