“Abuso di poteri e violazione dei doveri di una pubblica funzione”. Questa l’accusa contenuta nella richiesta di rinvio a giudizio del procuratore del tribunale di Vallo della Lucania ai danni del consigliere comunale Rosario Abbate e di altre tre persone.
Nel dettaglio il consigliere avrebbe ordinato “l’esumazione della salma di Nicola Perrazzo prima che fossero decorsi i dieci anni”.
“Abbate ordinava e altri tre eseguivano i lavori, provvedevano a prelevare la bara e ad aprirla violando illegittimamente il sepolcro”.
Questo il contenuto del provvedimento. Le indagini partirono a seguito della denuncia dei familiari. Secondo la procura, quindi, Abbate “avrebbe abusato dei propri poteri” come consigliere con delega ai servizi cimiteriali non osservando il regolamento di polizia mortuaria e la determina comunale con la quale gli fu conferita la delega cimiteriale che non gli attribuivano alcun potere a decidere su eventuali esumazioni di corpi prima del limite stabilito per legge. Spetterà ora al giudice per le udienze preliminari, Valeria Campanile, il prossimo 25 novembre, decidere se accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio.