C’è aria di tempesta nel Comune di Altavilla Silentina.
Non è passata inosservata la diffida, sottoscritta dal primo cittadino, Antonio Marra, contro il presidente della Pro Loco, Angelo Christian Sabia, e non poteva essere altrimenti, perché, di fatto, il documento sancisce, definitivamente, la fine della collaborazione fra il Comune e l’Associazione.
“Le sollecitazioni di numerosi cittadini” – scrive il sindaco – “hanno fatto rilevare che la Pro Loco non rispetta le norme previste dallo statuto. […] Da tempo non vengono aperte le iscrizioni o, comunque, non viene data l’adeguata pubblicità a tale operazione; non vengono riuniti organi associativi […] non risulta che abbia presentato e approvato bilanci […] L’attività che dovrebbe svolgere per valorizzare e che dovrebbe contribuire alla valorizzazione del territorio e delle sue bellezze – continua il primo cittadino – è praticamente assente, fatta eccezione per la “Festa della pizze e del melone altavillese”, che da anni è organizzata senza l’ostracismo da parte dell’Amministrazione, pur avendo più volte determinato situazioni di difficoltà.”
“Non è questo il comportamento che bisogna avere nei riguardi del Comune e dei cittadini altavillesi; non è questo il ruolo della Pro Loco, che, di fatto, dovrebbe lavorare per il bene e al servizio della cittadinana. Per questo” – conclude il Sindaco – la invito a lasciare il campo a chi ha più motivazione e voglia di fare. Da ora e in futuro, non troverà più alcun atteggiamento di disponibilità da parte del Comune.”
Immediata la replica del Presidente della Pro Loco, che chiarisce come questa rottura metta fine alla storica tradizione della “Festa della pizza e del melone altavillese”, una delle iniziative maggiormente apprezzate dai cittadini e dai tanti turisti che affollavano la piazza per l’ occasione: senza il patrocinio e il contributo da parte del Comune, la spesa, di circa 9.000 euro, per la realizzazione della manifestazione diventa una cifra proibitiva per l’Associazione.
“Negli ultimi 13 anni, la Pro Loco non ha recepito alcun finanziamento da parte del Comune che, invece, ha elargito fino a 60 mila euro ad altri comitati e associazioni. E’ gravissimo” – continua il presidente – “che un Amministratore, in qualità di Sindaco, scriva facendo riferimento alle voci e al “sentito dire”. Per quel che riguarda, poi, la mancata valorizzazione del territorio, ricordo che la Festa altavillese, giunta alla nona edizione, ha registrato circa 16 mila presenze, cioè più di due volte il numero dei residenti del Comune. Questo non significa lavorare per il territorio?” A questi dati, il presidente aggiunge anche quelli relativi ai collaboratori che hanno aiutato a realizzare l’evento: “15 aziende locali e oltre 60 persone tra cittaidni e soci.”
“Le situazioni di difficoltà” chiarisce, “le abbiamo incontrate noi, sempre, eppure siamo ancora qua. SI dice che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, e forse il suo invito a lasciare il campo è un monito per dare spazio a quelli che sono in linea con l’attuale Amministrazione. La conclusione della sua nota, poi, pare una vera e propria intimidazione: a conti fatti, o mi dimetto, oppure non avrò l’appoggio da parte dell’Amministrazione. ”
I cittadini, da parte loro, sono divisi e profondamente amareggiati: ” Se è vero ciò che il Sindaco afferma” – si legge sui social – “allora la decisione è quella giusta.” Un cittadino, invece, commenta:” Amministrazione e Pro Loco non dovrebbero lavorare insieme per il bene della città? Non c’era davvero modo di mettersi d’accordo? La situazione andava risolta cercando la soluzione che apportasse maggior vantaggio al paese, ma a quanto pare non c’è stata la giusta volontà.”
Le battute finali di questa storia, insomma, sono state scritte: non resta che attendere il calare del sipario.