Non è possibile sostenere nuove spese. Lo dice la Corte dei Conti che di fatto ha impedito al Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di attribuire lo stipendio all’ex sindaco di Agropoli Franco Alfieri che dopo la mancata elezione alla Camera nelle elezioni del 4 marzo scorso è tornato al suo ruolo di Capostaff e Consigliere delegato ad agricoltura, caccia e pesca.
La decisione della sezione di controllo è arrivata lo scorso 15 giugno dopo la richiesta ricevuta dalla giunta campana il 25 maggio. Alfieri non è stato citato personalmente dai magistrati ma neanche Palazzo Santa Lucia lo ha fatto pur avendo la finalità di risolvere questo caso specifico dopo la denuncia del capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro. Dal 24 giugno 2016 le nomine di staff non si potevano effettuare per la mancata approvazione dei bilanci che dessero contezza della tenuta finanziaria dell’ente. Eppure il 28 marzo 2018 il presidente della giunta, per recuperare il suo fedelissimo rimasto fuori dal Parlamento lo ha rinominato capo della sua segreteria ricoperta per il periodo di campagna elettorale da Bruno Cesario tornato adesso a responsabile della sede romana della Regione.
Il provvedimento della Corte dei Conti «va correlato alla mancata adozione da parte delle autonomie territoriali di un corretto ciclo di bilancio che si manifesta sia mediante la tempestiva approvazione dei principali documenti di bilancio (previsionale e rendiconto) sia mediante la trasmissione dei dati alla banca dati delle amministrazioni pubbliche e di quelli relativi al rendiconto approvato dalla Giunta per consentire la parifica delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti». La spesa derivante dal conferimento di un incarico presso un ufficio di diretta collaborazione del Presidente, successivamente all’entrata in vigore della legge in esame, anche se in sostituzione di soggetto già incaricato di un ufficio in staff in epoca antecedente all’entrata in vigore del divieto («per il tempo di residua efficacia del termine originariamente previsto, e solo e negli esclusivi limiti delle risorse di bilancio già stanziate») costituisce un onere economico. Quindi, anche se si trattava di rinnovo, per Alfieri non si può sostenere alcuna spesa.