PADULA. Arriva l’ordinanza anti sprechi. Anche il sindaco di Padula, Paolo Imparato, come altri colleghi del comprensorio valdianese, ha deciso di fissare regole precise per evitare di contribuire alla crisi idrica che ha determinato non pochi disagi già la scorsa estate.
Una situazione che potrebbe ripetersi quest’anno in quanto, nonostante le precipitazioni piovose abbattutesi nei mesi scorsi e nevose avute a ridosso del periodo invernale persiste una grave carenza di disponibilità idrica su alcune zone del territorio del Comune di Padula, che attinge acqua dalle proprie sorgenti. Pertanto, al fine di garantire il giusto approvvigionamento idrico e contenere un generale abbassamento dei livelli d’acqua nei serbatoi di accumulo nella rete acquedottistica pubblica “si ritiene opportuno diramare ancora precise indicazioni su|l’utilizzo dell’acqua potabile gestita dal Comune di Padula”, fanno sapere da palazzo di città.
Il provvedimento giunge anche in considerazione del fatto che “con l’approssimarsi della stagione estiva s’intende come di consueto un notevole incremento dei consumi idrici, generato principalmente da usi impropri e sprechi della risorsa idrica, che nelle ore di punta potrebbero determinare difficoltà distributive non solo nelle zone altimetriche sfavorevoli, ma anche nelle aree a valle degli stessi acquedotti distributori sull’intero territorio dell’acqua potabile”. Di qui l’intervento per regolamentare il consumo dell’acqua potabile della rete idrica dell’intero territorio comunale.
Pertanto è vitata: irrigazione di orti e giardini; irrigazioni di campi; lavaggio di autovetture anche da fontane pubbliche; lavaggio di spazi di aree private; riempire vasche,piscine private ed autobotti da trasporto anche da fontane pubbliche; ed ancora la manomissione di saracinesche e rubinetti di chiusura installate sulla rete
deIl’acquedotto e sulle fontane pubbliche; per tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico,per l’igiene personale e produttivo e comunque non riconducibile all’uso personale.
Infine l’invito a “Tutti i cittadini a gestire le risorse idriche disponibili con la massima razionalità al fine di evitarne ogni utile spreco, limitandone l’utilizzo per il solo fine alimentare, domestico e igienico. Previste sanzioni da 25 a 250 euro.