Polla – “Grazie ai medici ed agli infermieri dell’ospedale di Polla per la professionalità e l’affetto che hanno contraddistinto il loro operato durante i 4 giorni di ricovero di mia moglie dopo la nascita di mia figlia Desiree”. Inizia con queste parole la lettera di ringraziamento che Gianfranco Bianculli ha scritto per ringraziare il personale del “Curto” dopo la nascita rocambolesca della figlia avvenuta dieci giorni fa su una barella del pronto soccorso del nosocomio valdianese dopo che aveva percorso sessanta chilometri in auto per portare la moglie da Grumento Nova, paese della provincia di Potenza, a Polla. “Sono stati momenti davvero poco felici quelli vissuti durante il viaggio in auto – racconta Gianfranco – perché mia moglie dopo la rottura delle acque stava davvero male. Quando siamo arrivati a Polla i medici e gli infermieri non hanno perso un solo istante e invece di perdere secondi preziosi per arrivare nel reparto di ostetricia hanno deciso di far nascere subito mia figlia anche se eravamo ancora al pronto soccorso”. La storia della piccola Desiree e della madre per fortuna ha avuto un lieto fine e non un epilogo diverso ed è la prova che la chiusura dei punti nascita negli ospedali potrebbe mettere in pericolo la vita delle madri e dei nascituri come accaduto in questo caso. Tutto si sarebbe potuto evitare se fosse stato ancora attivo il punto nascite dell’ospedale di Villa d’Agri, chiuso nel 2014 e che si trova a pochi chilometri di distanza da Grumento Nova. La nascita di Desiree per qualche minuto ha alleggerito le preoccupazioni delle tante persone che si trovavano nel pronto soccorso la sera in cui è arrivata la madre della piccola. Subito dopo essere venuta alla luce la piccola è stata accolta con un applauso da parte di pazienti, familiari, medici e infermieri e in molti sono scoppiati in lacrime per l’emozione vissuta in quei momenti. “Saremo per sempre grati al dottore Vincenzo Isoldi ed agli infermieri Maria Fiore e Franco Petrizzo che si sono presi cura subito di mia moglie appena sono arrivato davanti al pronto soccorso ed ai medici ed infermieri del reparto di ostetricia e ginecologia che hanno assistito mia moglie mia figlia durante i giorni di degenza successivi al parto”.