Con un lungo post apparso su Facebook, si inasprisce la “guerra social” e a colpi di “like” nel Comune di Camerota.
Dopo l’ennesimo attacco firmato da Pierpaolo Guzzo e dal gruppo di opposizione, Camerota Riparte, che con una nota congiunta lamentava dei ritardi di alcuni lavori e di vari disservizi nella frazione Marina, immediata è stata la replica del primo cittadino, che ha esordito così: “mi trovo ancora una volta costretto a fare chiarezza rispetto ad una nota diramata in data 3 luglio 2018 dal capogruppo di minoranza, riguardo la sua sterile opposizione ormai priva di alcun seguito, ridotta a raccontare solo ‘macchiette’ lamentando ritardi su lavori che si portano avanti a ritmi incessanti per colmare l’immobilismo a cui eravamo abituati. Con quale coraggio si accusa questa Amministrazione di ritardi? E allora diciamoci tutta la verità. È vero, siamo in ritardo. Siamo in ritardo di 30 anni. E dobbiamo chiedere scusa. Dobbiamo chiedere scusa a tutto il popolo di Camerota. Non tocca a noi, ma lo facciamo noi che oggi stiamo facendo tanto, e quindi chiediamo anche scusa alla cittadinanza a nome di chi ha contribuito a consegnarci il territorio in questo stato. Chiediamo scusa per i disagi, per le strade chiuse, per gli intoppi, per i mezzi che occupano le carreggiate, per i rumori, per la polvere. Chiediamo scusa per l’arredo del porto, per le aiuole, per la cura del verde, per la manutenzione, per la riorganizzazione del porto e dei parcheggi. Chiediamo scusa perché oggi si lavora anche quando non si dovrebbe e molto spesso capita che a scusarsi è colui che fa, che agisce, che opera. E allora chiediamo scusa a nome di chi ha abbandonato questo posto al suo destino per anni. E lo facciamo noi. Sì, proprio noi, gli stessi che in un solo anno di Amministrazione hanno inaugurato parchi giochi, la biblioteca, il circolo per gli anziani, il centro di aggregazione, l’ufficio turistico, il palazzetto dello sport, l’aula consiliare, l’archivio comunale. Chiediamo scusa noi che siamo entrati in un Municipio fatiscente e abbiamo cercato di restituirgli la dignità che merita. Chiediamo scusa noi, se gli altri non hanno il coraggio di farlo. Chiediamo scusa per le buche nell’asfalto tappate, per le brutture rimosse, per i lavori del depuratore che presto ci consentirà di avere il nostro mare ancora più limpido e cristallino, oltre a riconoscimenti ancora più prestigiosi. Chiediamo scusa anche a nome di chi parla di ritardi e nel 2011 in qualità di Vice Sindaco e Assessore al Bilancio dimentica che all’epoca era in fase di progettazione l’opera che oggi si sta portando a compimento ma che per cause a noi sconosciute, forse preso da altri progetti, se ne dimenticò. Dopo queste scuse e queste premesse, rispondo passo per passo anche a tutte queste chiacchiere (inutili) che vengono lanciate sui social con il solo scopo di infangare e denigrare l’operato di chi sta facendo davvero qualcosa per Camerota”. – E qui Scarpitta puntualizza -: “I lavori per il dragaggio del porto sono terminati già da un pezzo. Interventi che non venivano effettuati da anni, tant’è che l’imboccatura del porto era ormai completamente insabbiata. Lavori che, tra l’altro, sono stati concessi a questa Amministrazione che si è recata più volte in Regione. Quelli a cui volevate riferirvi, facendo confusione, sono i lavori di posa della condotta sottomarina. Lavori che devono obbligatoriamente essere effettuati in tempi brevi e con condizioni climatiche ottimali, visto che si lavora in mare ed in profondità per consentire in modo preciso il posizionamento e l’aggancio di tubature e massi di grandi dimensioni e peso. Ricordiamoci che là sotto ci lavorano uomini che prima di tutto devono operare nella sicurezza totale. Inoltre si ricorda a chi non sa o fa finta di non sapere che le autorizzazioni per la posa della condotta sottomarina sono state rilasciate a questa Amministrazione, da pochi mesi. E’ doveroso precisare che non si può perdere più tempo in quanto gli stati di avanzamento dell’opera prevedono tappe da portare a compimento in tempi ristretti e prestabiliti. La minoranza sottolinea – sempre nella nota inviata alla stampa e pubblicata sui social – come i turisti avrebbero lamentato il «colore torbido dell’acqua» in prossimità della spiaggia Marina delle Barche. Si sa che quando i mezzi muovono la sabbia, il nostro mare cristallino e pluripremiato a livello internazionale, non è più trasparente come prima. Ma non si tratta di inquinamento o altro. Il vostro, invece, è allarmismo procurato che crea solo danni di immagine per un mero gioco politico. Per quanto riguarda la situazione dell’asfalto è doveroso precisare che i lavori di rifacimento del manto stradale sono stati addirittura anticipati, considerando la tabella di marcia prevista, e grazie ad un lavoro di questa Amministrazione che ha ottenuto non solo il ripristino dell’area interessata dai lavori ma dell’intera sede stradale. Questa Amministrazione non fa macchiette. A Camerota, dall’11 giugno 2017, non si chiede per sé, ma per il paese tutto. Come sempre rispondiamo con i fatti. A noi le chiacchiere piacciono poco. E soprattutto siamo sicuri che nei prossimi anni saremo spesso costretti a chiedere scusa ai cittadini e ai turisti per i disagi che creeremo grazie alla continua apertura di cantieri per consentire i lavori e le opere che verranno portate a compimento. A chi ci ha accusato di prenderci meriti, ricordiamo semplicemente che, nel caso, di questo Comune, è meglio prendersi dei meriti che altre cose che non gli appartengono, – ha concluso Scarpitta -. L’estate a Camerota è appena iniziata e continua ad essere sempre più rovente, e a questo punto non sono esclusi ulteriori colpi di scena tra le due fazioni.
Camerota: minoranza torna ad attaccare l’amministrazione Scarpitta.