CAPACCIO PAESTUM. Era la sera dell’1 luglio del 2016 quando un infarto fulminante stroncò la vita di Peppe Seno, 47 anni, calciatore e bandiera della Poseidon. Il giorno seguente la notizia della sua dipartita si diffuse sul territorio facendo piombare nel dolore amici e conoscenti, sconcertati anche dal modo in cui è avvenuto il decesso. Il 47enne, infatti, si trovava ad Agropoli, presso l’impianto sportivo “Città di Mare”; stava giocando una partita di calcetto quando ha accusato un malore al torace e si è accasciato al suolo sotto gli occhi attoniti dei compagni che hanno allertato immediatamente i sanitari del 118. Sul posto un’ambulanza del Psaut di Agropoli: i sanitari, però, non sono riusciti a salvarlo.
Domani, a due anni dalla scomparsa di Peppe Seno, è in programma una giornata per ricordarlo: alle 18.30 presso la chiesa di San Vito, a Capaccio Scalo, sarà celebrata una Santa Messa in suo suffragio. Alle 20 una gara in sua memoria alla quale prenderanno parte tanti amici di Peppe. Il match si disputerà presso lo stadio “Mario Vecchio”.
Peppe Seno, esempio di sportività e fair play, è stato un giocatore di Poseidon ed Herajon. Nella sua carriera ha indossato anche le maglie di Agropoli, Pollese e Solofra. Stimato e benvoluto da tutti, aveva sempre dimostrato grande attaccamento alla squadra della sua città. Gestiva un’agenzia di assicurazioni ma continuava a giocare a calcetto con gli amici nel tempo libero. Allo storico numero 6 della Poseidon, nel maggio dello scorso anno, all’atto dell’inaugurazione dell’impianto “Mario Vecchio”, l’amministrazione Voza dedicò anche una targa.