La nuova fermata del Frecciarossa in Cilento continua a far discutere, nel bene e nel male. Questa volta è la stampa nazionale ad interessarsi alla vicenda.
Il Corriere della Sera, con un articolo a pagina 19 firmato da Marco De Marco, ha posto attenzione alla vicenda, soffermandosi in particolare sul caos generato dalla denominazione “Palinuro”. Quest’ultima è presente da alcuni mesi sia per lo scalo di Pisciotta (il quale ha storicamente nel suo nome anche quello della località del ‘mito’) che per Centola. Risultato? Un vero e proprio caos per i passeggeri che fino allo scorso anno per andare a Palinuro o Marina di Camerota utilizzavano lo scalo del comune pisciottano, più vicino alla costa rispetto a quello collocato a San Severino di Centola.
Pisciotta cancellata, scelta politica
Trenitalia con un colpo di spugna ha cambiato tutto. Il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori, dalle colonne del quotidiano, non si trattiene e accusa la politica: “Il mio Comune – dice – ha solo tremila abitanti. Centola e Camerota dodicimila”. Insomma i turisti non votano, i residenti si e tra due anni ci saranno le regionali. Per Liguori il Frecciarossa a Centola non porterà vantaggi né ai turisti né all’azienda di trasporti.
Centola senza requisiti per l’alta velocità?
Ma ci sono anche motivazioni tecniche alla base della contestazione della scelta: lo scalo non sarebbe adeguato all’alta velocità. La banchina è più corta del treno, qualcuno rischierebbe di scendere sui binari e addirittura alcune carrozze potrebbero restare nella galleria presente proprio pochi metri prima dello scalo venendo da nord. Il marciapiede, poi, è basso rispetto a questi treni e non mancano disagi anche per i trasporti: la strada che conduce a San Severino di Centola, infatti, non è agevole per gli autobus. Perplessità, queste ultime, espresse anche da quindici operatori turistici in una nota inviata a Trenitalia e Regione Campania. Nella missiva evidenziano come “attualmente la stazione di Pisciotta – Palinuro con tre binari funzionanti, dove fermano anche due IC provenienti da e per Roma Termini, può garantire molta più sicurezza e soprattutto servire un territorio più
ampio”.