La stazione ferroviaria cambia denominazione, i turisti vanno allo sbaraglio. Accade allo scalo ferroviario di Centola, divenuto dal mese di marzo scalo di Centola-Palinuro-Marina di Camerota. La nuova denominazione inizia ad arrecare i primi disagi e danni ai turisti del Cilento utenti del trasporto ferroviario. Già in occasione delle vacanze pasquali e dei ponti di fine aprile e inizio maggio, molti turisti si sono ritrovati nella stazione di Centola, lontano dai centri abitati di destinazione e senza poter fruire dei servizi di linea su gomma. A denunciare i disservizi il comitato cittadino di Pisciotta «Trasparenza e Legalità» presieduto da Cristiano Nerino.
Dopo il cambio di denominazione molti turisti stanno usufruendo dello scalo di Centola-Palinuro-Marina di Camerota e in molti si sono dovuti sobbarcare costi onerosi per fruire del servizio taxi. All’arrivo in stazione, infatti, mancano i collegamenti con le località di destinazione.
Il comitato ha inoltrato una richiesta ufficiale ai vertici di Trenitalia perchè ripristini la precedente denominazione. Il comitato ricorda che la stazione di Pisciotta-Palinuro da sempre è lo scalo per chi vuole raggiungere in treno le località balneari di Pisciotta, Palinuro e Marina di Camerota, scelta determinata da molteplici fattori. Inoltre l’area dello scalo di Pisciotta-Palinuro è agevolmente raggiungibile con l’auto da Palinuro e Marina di Camerota, difatti la stazione di Centola dista da Palinuro undici chilometri mentre quella di Pisciotta-Palinuro soltanto otto.
Il paesaggio in cui è inserito lo scalo di Pisciotta-Palinuro non è di secondaria importanza. La stazione – ricorda il comitato – si affaccia direttamente sul golfo di Palinuro, a differenza dello scalo di Centola che è ubicato a ridosso di costoni rocciosi che creano disagi alla viabilità sia nei periodi estivi che in quelli invernali. La stazione di Pisciotta-Palinuro è servita dal servizio degli autobus di linea per Palinuro e Marina di Camerota, che invece non è presente nella stazione di Centola. I flussi turistici di Palinuro e Marina di Camerota provengono inoltre per oltre il novanta per cento da località a nord dello scalo ferroviario di Pisciotta-Palinuro (Salerno, Napoli, Roma) per cui «obbligare» i turisti a raggiungere la stazione di Centola significa imporre maggiori tempi di percorrenza in treno e maggiori costi del biglietto ferroviario, in quanto la stazione di Centola è ubicata a dieci chilometri più a sud rispetto a quella di Pisciotta-Palinuro.
L’associazione ha invitato Rete Ferroviaria Italiana a ripristinare la precedente denominazione della stazione di «Centola», in sostituzione di quella attuale «Centola-Palinuro-Marina di Camerota», diffidando l’Azienda ad assumere in futuro azioni unilaterali, senza le dovute concertazioni con le Associazioni dei Consumatori e le rappresentanze degli enti territoriali. Getta acqua sul fuoco il sindaco di Centola Carmelo Stanziola: «Stiamo lavorando per collegare lo scalo alle nostre località balneari».