Sono trascorsi esattamente due mesi da quando il cadavere fu rinvenuto sulla spiaggia dell’oasi dunale di Torre di Mare a Paestum. Era il 15 marzo scorso quando un gruppo di studenti di una scuola superiore di Eboli, che si trovavano lì per visitare l’oasi nell’ambito di un progetto scolastico, fecero la tragica scoperta: sul bagnasciuga giaceva il corpo di una donna. Furono subito allertati i carabinieri e la guardia costiera.
Fin da subito fu esclusa la morte violenta, perché la donna, che secondo il medico legale dimostrava un’età apparente compresa tra i 25 e i 40 anni, non presentava segni di violenza. Al momento del ritrovamento il corpo era stato in acqua almeno 48 ore. Del ritrovamento i carabinieri della compagnia di Agropoli, guidati dal capitano Francesco Manna, informarono anche la trasmissione Chi l’ha visto?. Capelli scuri, carnagione chiara, circa 1,65 metri di altezza, indossava un giubbino nero, una maglia a fantasia e leggins viola. Portavano degli orecchini la cui immagine è stata diffusa con la speranza che qualcuno li riconoscesse. Tuttavia le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno, non si sono mai fermate.