“Da cittadino Sanrufese, ma soprattutto da italiano, le scrivo queste poche righe per lamentare che, in occasione del 25 aprile, è stata davvero desolante la mancanza di una commemorazione ufficiale dell’anniversario della liberazione d’italia nella nostra cittadina da parte di codesta Amministrazione, ancor più disonorevole da parte della Chiesa locale non avere sostenuto le relative celebrazioni”. Inizia così una lettera aperta inviata da un cittadino, Paolo Crema, al sindaco e all’amministrazione comunale di San Rufo per lamentare la mancanza di celebrazione in occasione della Festa della Liberazione.
“Il 25 aprile, l’anniversario della liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista, in un paese conscio della sua storia, dovrebbe essere un momento di ritrovo per le forze liberali e democratiche che settantatre anni fa presero parte alla resistenza e alla guerra di liberazione e oggi difendono la democrazia come strumento di rappresentanza e di governo adeguato ad un paese civile – scrive Oliva – Non mi sembra assolutamente corretto, da parte di codesta amministrazione limitarsi alla sola pubblicazione di una locandina sul sito istituzionale del comune senza ricordare, depositando una corona al monumento dei caduti per la patria del nostro comune”.
“La liberazione ci ricorda, ogni anno, che quel regime non esiste più, ma che potrebbe tornare sotto mille altre subdole forme e questo ci spinge a stare in guardia, costantemente, informando le giovani generazioni e dando il buon esempio, svolgendo onestamente il dovere di amministratori, di cittadini, di lavoratori, di padri, madri e figli. Sostenere, soprattutto in questi momenti difficili, la nostra libertà, ricordando le parole di Calamandrei: “la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”, conclude il cittadino.