NOVI VELIA. Tra poco più di un mese riaprirà il Santuario del Monte Gelbison. Si tratta di un evento particolarmente importante ed atteso in tutto il comprensorio cilentano e non solo. In vista di questa data e dell’alto afflusso di fedeli che giungono in loco, anche il Comune si sta attrezzando. Il commissario prefettizio Salvatore Tedesco ha evidenziato come “L’apertura del santuario comporta problematiche al transito che sono nel tempo accresciute in considerazione del notevole afflusso di visitatori in transito lungo l’arteria di montagna”.
I dati statistici stimano una presenza annuale di circa 60mila pellegrini, un numero notevole per il piccolo comune di Novi Velia costretto ad affrontare anche notevoli spese per l’organizzazione, la gestione dell’area e la salvaguardia dell’ambiente. Negli anni precedenti sono stati previsti stalli di sosta di autovetture e autobus lungo il percorso e il servizio di sorveglianza è stato affidato a cooperative sociali. Una soluzione che sarà confermata quest’anno. Previsto un reddito di circa 25mila euro. Degli incassi effettivi il 25% verrà trattenuto dall’amministrazione; ai gestori una percentuale che comunque non dovrà superare il 75%.
Già definiti anche i prezzi per la sosta: si va da 1 a 40 euro. Nel dettaglio: motoveicoli 1 euro; autoveicoli 2 euro, autoveicoli fino a nove posti con conducente 5 euro, minibus e autobus fino a 40 posti 20 euro; autobus oltre 40 posti 40 euro.
Starà ora all’ufficio tecnico procedere all’individuazione di una cooperativa in grado di gestire i servizi.