CAMEROTA. Il consigliere di minoranza Orlando Laino, lancia un campanello di allarme sulla questione relativa al progetto del depuratore.
“Mi risulta che ci siano diverse difformità al progetto del depuratore. Invito il sindaco e il consigliere Jose Saturno a verificare immediatamente”. Queste le sue prime dichiarazioni dopo il consiglio comunale che si è svolto nella mattinata di mercoledì. L’esponente di opposizione del gruppo “Viva Camerota” nonché ex assessore ai lavori pubblici delle giunte Bortone e Romano e artefice del maxi progetto per la realizzazione del depuratore, ha dato inoltre lettura di un lungo documento in cui si chiedono chiarimenti su presunte difformità nella realizzazione degli interventi previsti da un progetto definitivo cantierabile e per questo a dire di Laino non modificabili senza il preventivo parere dell’Ente finanziatore, ovvero l’Unione europea.
“Chi ha autorizzato queste modifiche?” si legge nel documento presentato dal consigliere di minoranza. Nel mirino di Orlando Laino anche una modifica al tracciato di una strada su terreno privato che invece da progetto avrebbe dovuto attraversare il demanio pubblico, e quindi senza aggravio di costi per l’Ente. Inoltre Laino ha chiesto se sia stata fatta la procedura per la destinazione ad uso pubblico di questi terreni privati. Ma le preoccupazioni di Laino sono anche altre: “Si rischia un intervento della corte dei conti se oltre alla difformità segnalate manca l’atto deliberativo per la dichiarazione di pubblica utilità, infatti – ha proseguito il consigliere di opposizione – non è sufficiente un semplice atto di assenso del privato”. In conclusione si legge ancora nel documento sottoscritto da Laino che: “a mio parere si sta sottovalutando la portata delle modifiche al progetto esecutivo appaltato. Evidenzio e denuncio con forza che le modifiche di cui parliamo potrebbero compromettere il finanziamento del progetto stesso o peggio ancora il mancato riconoscimento delle spese sostenute per inammissibilità delle stesse con ricaduta sul comune di quanto realizzato dall’impresa”.
Secondo il ragionamento di Laino non è certo che la Regione Campania possa automaticamente accogliere le modifiche ancora di più se le stesse non sono state preliminarmente autorizzate. Laino ha annunciato che continuerà a vigilare sul prosiuguo dei lavori auspicando che: “l’amministrazione possa correre ai ripari ed evitare un gravissimo danno per il Comune anche se allo stato sembra difficile capire come si potrà sanare degli interventi gia avviati” . Sempre dal documento presentato da Laino in consiglio si evincono altre difformità: la ditta starebbe utilizzando tubi in politilene anzichè in ghisa per la condotta di mandata. Ci sarebbero modifiche anche alla palificata nel letto del fiume per il sistema antifrana per il quale si starebbero utilizzando pali di dimensioni molto piu piccole rispetto a quelli previsti da progetto. Un risparmio di soldi notevole ma a vantaggio di chi, si chiede ancora Laino? Qualche quesito però sorge spontaneo: “Chi doveva controllare tutto questo perche non l’ha fatto? Possibile che sia avvenuto tutto questo nell’indifferenza generale?”. A Camerota, dunque, si è aperta una ‘querelle scottante’ che, sicuramente susciterà polemiche nei prossimi giorni.