Nuova pista per l’omicidio di Angelo Vassallo. Questa volta si indaga prettamente nell’ambito dello spaccio di droga ma Bruno Humberto Damiani, per anni principale indiziato del delitto, non c’entra.
Per ora tutto è nel più stretto riserbo, si è soltanto alle battute iniziali, ma gli investigatori pare che si siano concentrati su alcuni episodi avvenuti proprio nell’estate precedente l’omicidio del Sindaco Pescatore di Pollica.
E’ il caso dell’agguato ai danni proprio di Damiani avvenuto in una discoteca di Palinuro e ad alcuni attentati ai danni di un bar e di un albergo di Acciaroli. Vi è un collegamento tra tutti questi episodi? Qualcuno, forse trafficanti di droga del napoletano, volevano tutelare la loro piazza di spaccio? Queste le domande a cui gli investigatori stanno cercando di rispondere. Formalmente non vi sono indagati ma l’apertura di una nuova pista nascerebbe da interessanti spunti che si vogliono approfondire.
Tutto ciò a due mesi dalla richiesta di archiviazione del procedimento che vedeva “o’ brasiliano” principale indiziato. Alcuni pentiti avevano dichiarato che negli ambienti criminali Damiani si sarebbe vantato di essere il responsabile dell’omicidio. Quest’ultimo, inoltre, avrebbe avuto una violenta discussione proprio relativamente allo spaccio di droga ad Acciaroli con Vassallo; era stato però l’esame del Dna a scagionarlo. La nuova pista sembra portare verso Napoli, verso ambienti criminali dediti allo spaccio di droga sul territorio cilentano. «Ho scoperto una cosa che non avrei mai voluto scoprire», la traccia lasciata da Vassallo, un enigma che gli investigatori provano a risolvere.