Problemi per circa 40 di imprese balneari
A Marina di Camerota una quarantina di imprese balneari e relativi dipendenti rischiano un’altra estate di forti disagi. A dieci mesi dal sequestro dei parcheggi “abusivi” disposto dalla Procura restano chiusi i varchi lungo la spiaggia del Mingardo. Lo scorso anno fu un inferno. I parcheggi nelle strisce blu lungo la strada erano insufficienti a consentire ai bagnanti di accedere sulla spiaggia.
L’amministrazione comunale cerca soluzioni alternative. Va avanti nell’iter per poter tornare nella disponibilità dell’area data in gestione alla società il Ciclope ed ha avviato un’indagine esplorativa per individuare aree di proprietà privata da adibire a sosta temporanea dal 15 aprile al 15 ottobre. Sulla vicenda c’è l’attenzione e la preoccupazione dei titolari degli stabilimenti balneari. Recentemente in occasione di un pubblico incontro voluto dalla CAB, gli stessi operatori hanno suggerito al comune una serie di azioni da porre in essere per garantire i servizi turistici minimi. Per Raffaele Esposito presidente Confesercenti provinciale “In primis è necessario predisporre un servizio di trasporto turistico, a costi contenuti ed agevolati non oltre 1 euro per persona, da e per il Mingardo, le cosiddette navette che proporzionali in numero rispetto al periodo e con partenze ravvicinate nel periodo di massima affluenza, dovranno alleggerire il trasporto degli ospiti dai due terminal uno lato Palinuro ovvero Trivento e l’ altro da Marina di Camerota, zona porto o via Sirene”.
Il tempo stringe. In attesa della riapertura in sicurezza dei varchi su cui sta già lavorando il comune “è necessaria – ribadisce Esposito – una massiccia campagna di comunicazione per garantire alle migliaia di persone che vorranno godersi le meravigliose spiagge del Mingardo di Marina di Camerota il giusto relax. Queste misure unitamente ad altre, di iniziative pubbliche e private, potranno, speriamo, tamponare i disagi avvertiti la scorsa stagione estiva”.