Da lì ha avuto origine la dispersione di dischetti plastici in mare
CAPACCIO PAESTUM. La Capitaneria di Porto di Salerno, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, ha proceduto al sequestro dell’impianto di depurazione in località Varolato. Il provvedimento cautelare è stato eseguito in quanto da quest’ultimo sono fuoriusciti i dischetti di plastica, detti ‘carrier’, che sono stati rinvenuti su gran parte delle coste tirreniche e precisamente sui litorali calabresi, campani, laziali e toscani, con grave pericolo d’inquinamento ambientale atteso anche l’utilizzo di detti dischetti come presidi tecnici nel procedimento di depurazione dei reflui.
Le indagini sono finalizzate, anche mediante l’immediata nomina di consulenti tecnici, ad accertare quali sono state le cause della fuoriuscita dei carrier ed il livello inquinante del fenomeno, ed in tale ottica si è reso necessario il sequestro dell’impianto di depurazione, con facoltà di uso esclusivamente per la depurazione primaria e, pertanto, senza pericolo di ulteriori fuoriuscite.
II risultato raggiunto, in maniera tempestiva, è stato frutto del sinergico impegno profuso dal personale della Guardia Costiera, nelle sue varie articolazioni nazionali tra cui Reparto Ambientale Marino, il Nucleo Speciale d’Intervento ed il Laboratorio Ambientale Mobile del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e territoriali quali la Capitaneria di Porto di Salerno e l’Ufficio Circondariale Marittimo di Agropoli, diretto dal comandante Gianluca Scuccimarri.