Il match era in programma allo stadio “Arechi” alle 15.00
Per la trentesima giornata di Serie B, oggi alle ore 15.00, è andato in scena il derby campano tra Salernitana ed Avellino. Le due formazioni, scese in campo allo stadio “Arechi”, prima del fischio iniziale, comandato dal signor Gianluca Aureliano di Bologna, erano appaiate in graduatoria con 34 lunghezze. Entrambe hanno la necessità di muovere la propria classifica, la zona retrocessione del campionato cadetto, infatti, risulta purtroppo vicina. Colantuono, tecnico dei granata, davanti ad un pubblico vicino alle quindicimila presenze sceglie il 4-3-3 di partenza: Radunovic viene confermato tra i pali, Casasola, Tuia, Schiavi e Pucino nel pacchetto arretrato Minala, Ricci e Kiyine in mediana, mentre davanti ci sono Di Roberto, Bocalon e Sprocati.
La gara
I granata passano praticamente subito: Kiyine con un tiro dalla distanza, deviato da Kresic, beffa l’incolpevole Lezzerini, portiere degli irpini. Il raddoppio arriva al 18′: Bocalon recupera palla servendo Minala, il centrocampista apre su Sprocati che con un diagonale supera per la seconda volta Lezzerini. I biancoverdi, guidati dall’esperto tecnico Novellino, si ritrovano con un macigno pesantissimo sulle spalle. Gli ospiti sono poco incisivi davanti, i padroni di casa si limitano a gestire il risultato, il primo tempo scivola all’intervallo sul due a zero. Novellino prova, al 38′ ad inserire Asencio al posti di Bidauoi. Per i biancoverdi da annotare le conclusioni di Asencio, che calcia sul fondo, e di Ardemagni, che trova pronto Radunovic.
Ad inizio ripresa secondo cambio in casa Avellino: Falasco prende il posto di Morero, tra i granata invece Signorelli, al sesto, rileva Ricci.
Nella girandola delle sostituzioni Colantuono inserisce Zito, che al sedicesimo entra per Sprocati, mentre Novellino da spazio a Wilmots per De Risio.
L’unica occasione degna di nota capita ad Ardemagni, l’attaccante irpino è troppo tenero nella circostanza.
La Salernitana può chiudere i giochi a dieci dalla fine: Aureliano fischia la massima punizione per un fallo di mano di Wilmots, dal dischetto Zito, però, non supera Lezzerini.
Poco dopo l’ultimo ingresso sul terreno di gioco: Mantovani sostituisce Schiavi, ammonito.
Nel finale l’Avellino chiude in nove: per eccesso di foga lasciano anzitempo il campo Molina e Asencio.