ASCEA. Ha destato scalpore nei giorni scorsi l’avvistamento di quella che sarebbe sembrata una vipera sulla spiagge del Cilento. Un serpente che strisciando tra secchielli e ombrelloni ha destato il panico tra i bagnanti desiderosi soltanto di godersi una giornata di relax. Il rettile, spaventato dal caos, si è gettato in acqua ma è stato raggiunto, catturato e ucciso.
La notizia ha causato la reazione degli animalisti che hanno sottolineato che il serpente, ripreso anche in un video, non è assolutamente una vipera dal morso mortale, bensì una biscia del tutto innocua. Dito, quindi, puntato verso la stampa che senza verificare la notizia l’ha data in pasto ai lettori creando inutile scalpore e verso coloro che hanno provveduto a far fuori l’animale.
A dimostrazione che non si trattasse di una vipera, proprio il fatto che il serpente si sia gettato in mare: “Le biscie nuotano e questa veniva dal fiume, le vipere no, temono l’acqua, ma i supereroi che stavano salvando il mondo erano troppo impegnati a fare i coraggiosi per pensare. L’animale era nel suo habitat ormai invaso dai turisti. Immagino la paura, il tentativo di fuga, le torture”, scrive un’animalista sui social network.
Poi un monito all’ente parco e ai comuni: “Mi piacerebbe saperlo davvero quando le amministrazioni comunali della zona si decideranno a fare fronte comune contro gli abusi, le violenze e l’ignoranza, che la fanno da padrone in questa terra, dove gli animali sono trattati malissimo, chiedendo il coinvolgimento del Parco come parte attiva. Ma temo che sia l’ennesimo italianissimo bluff, e non si farà mai nulla nè nulla si muoverà. Come sempre. Uguale a sempre”.