Al cardinale Sepe un dossier di circa 1300 pagine
Un dossier di 1300 pagine consegnato alla curia da Francesco Mangiacapra, escort di professione – autore del libro «Il numero uno. Confessioni di un marchettaro» in cui racconta come sia diventato amante di sacerdoti e politici. Presenti oltre mille screenshot di chat scambiate su Facebook, Whatsapp e Telegram e, insieme, una serie di immagini a luci rosse prese da un social network per incontri gay.
Il fascicolo è nelle mani del cardinale Crescenzio Sepe. Esso comprende anche un elenco di oltre cinquanta nomi tra sacerdoti e seminaristi che condurrebbero una vita «sessualmente dissoluta». Si tratta di parroci di tutta Italia: di questi 13 sarebbero in provincia di Salerno. 7 operano a Teggiano-Policastro, 2 a Salerno-Campagna- Acerno, 2 a Nocera-Sarno, 2 ad Amalfi-Cava.
«L’elenco e le prove che fornisco – dice a Il Mattino il giovane escort, lo stesso che con le sue rivelazioni ha fatto scoppiare il caso di don Luca Morini, detto don Euro per la sua abitudine di fare la bella vita tra alberghi e ristoranti di lusso grazie ai soldi dei fedeli – è solo una parte di tutto quello che ho visto in questi anni ma che purtroppo non sono riuscito a documentare. Il problema è che tante storie, e tanti preti, sono ben noti ad alcuni vescovi che anziché agire, avallano e proteggono questi comportamenti».
«Il comportamento di questi sacerdoti – conclude l’autore del dossier – è in molti casi frutto dell’impunità a cui gli stessi vertici della Chiesa li hanno abituati: quella ingiusta tolleranza che ha alimentato in tutti loro l’idea di poter continuare a fare quello gli pare».