Associazioni contrarie: inviata lettera al Comune
AGROPOLI. Continua a destare malumori la proposta avanzata da Germano Rizzo , presidente dell’associazione “spirito francescano”, di installare una croce luminosa sullo scoglio di San Francesco. C’è però chi crede nel progetto. E’ il sindaco di Agropoli Adamo Coppola. «La croce luminosa è una bella idea, l’abbiamo recepita ma dobbiamo avere il tempo di trovare i fondi e di portare avanti un progetto idoneo alla natura di luoghi ed al senso di culto. Parliamo anche di una eventuale attrattiva per il turismo religioso».
Giovanni Basile, a capo dell’associazione Camelot, e Vincenzo D’Andrea dell’associazione Ed ivi predicando, hanno però fatto partire una diffida al comune contro quello che è definito “uno scherzo di cattivo gusto”.
“Innanzitutto – scrivono – non si comprende come si possa professare lo spirito francescano quando si pensano azioni sfarzose che contrastano con gli insegnamenti del frate di Assisi.
Secondariamente riteniamo che vi sia una carenza di legittimazione da parte del comune (figuriamoci di associazioni private) relativamente ad un luogo di interesse storico/paesaggistico ed anche di culto garantito dai conseguenti vincoli”.
A spiegare come è nata l’idea della croce illuminata è lo stesso presidente Rizzo: «Abbiamo chiesto alla nostra amministrazione comunale una croce illuminata da ubicare sul sacro scoglio, come un faro nella notte per i fedeli. Con il contributo del light designer Ciro Ruggiero abbiamo cercato di non rendere il progetto troppo invasivo ottenendo una luce tenue e soffusa. Lo scoglio è un luogo dell’animo un po’ dimenticato dagli agropolesi, illuminarlo significa riportarlo alla memoria e all’attenzione della città. L’installazione luminosa, una volta completata, ci permetterà di invitare Papa Francesco, il quale, abbiamo saputo, ha sorvolato lo scoglio in elicottero di ritorno dalla Calabria».