Aggiudicata la progettazione esecutiva, fra qualche mese al via i lavori
La ex fabbrica Cirio, costruita sui resti dell’antico Santuario di Santa Venera, presto verrà ristrutturata per offrire nuovi spazi al Parco Archeologico di Paestum. Ma «non sarà una duplicazione degli spazi museali già esistenti. – precisa subito il direttore Zuchtriegel – Vogliamo aprire ad altri discorsi: laboratori, mostre temporanee, depositi visitabili e un ristorante che dovrà esprimere le tradizioni di queste terre che, come sappiamo, si legano alla storia antica». Al bando, indetto da Invitalia, in qualità di centrale di committenza, hanno partecipato 37 studi di architettura, nazionali e internazionali. Ad aggiudicarsi i lavori di progettazione è stato lo studio associato Guicciardini & Magni di Poggibonsi. Quello che oggi è un edificio fatiscente e in stato di abbandono, diventerà la nuova porta d’accesso al Parco e al Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Per l’importante intervento il Cipe ha stanziato un finanziamento di 20 milioni di euro.
«Invitalia ha recepito il progetto preliminare elaborato da noi, anche con il supporto della Sovrintendenza di Pompei e dell’architetto Annamaria Mauro. – spiega Zuchtriegel – Nel progetto preliminare abbiamo già definito le funzioni che lo spazio dovrà assumere e l’indirizzo progettuale che prevede il recupero di gran parte dell’edificio. Sebbene più recente, non vogliamo demolire questa parte della storia del luogo. Vogliamo raccontare anche la storia della fabbrica che insiste sul santuario di Afrodite-Venere e che vogliamo legare alla Dieta Mediterranea».
I lavori di progettazione prevedono il coinvolgimento di diverse professionalità, non soltanto architetti, ma anche ingegneri e chiaramente archeologi, considerato che l’ex fabbrica sorge sul santuario di Santa Venera, che dovranno lavorare in sinergia, tenendo conto del valore archeologico e quindi dovranno trasformare il progetto preliminare in esecutivo.