Arriva l’ordinanza di demolizione del Comune
A seguito delle recenti sentenze del Consiglio di Stato che hanno definitivamente dichiarato abusivo lo stabilimento balneare Lido Oasi di Agropoli il responsabile dell’Area Urbanistica del comune di Agropoli ha emesso un ordinanza di demolizione del nuovo fabbricato adibito a Bar-Ristorante-Pizzeria dello stabilimento balneare Lido Oasi, ed ha ordinato il ripristino della sistemazione delle aree esterne, destinate e vincolate a standard urbanistici del fabbricato (Albergo-Scuola) conformemente alle planimetrie assentite e allegate alle autorizzazioni rilasciate dall’Amministrazione.
Per cui, sull’intero lotto di proprietà Di Nardo dovranno essere realizzati una piscina, un anfiteatro per spettacoli, un’ampia area parcheggio con adeguate sedi viarie, ed infine, sull’area residuale dell’intero lotto di proprietà, per esigenze di tutela ambientale (prescrizioni vincolanti BAAAS) vanno eseguiti intensi interventi di piantumazione di essenze arboree ed arbustive, ad alto e medio fusto, che possano costituire uno schermo naturale dal mare ed un intervento di mitigazione paesistica per l’area oggetto dell’intervento, il tutto asservito all’attuale edificio scolastico IPSIA De Vivo.
Di conseguenza, il responsabile dell’Area Commercio, dovrà annullare le autorizzazioni rilasciate per l’attività dello stabilimento balneare Lido Oasi esercitata su aree destinate a standard urbanistici ed annullare l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande esercitata nei locali abusivi da demolire.
Ed inoltre, sempre in ottemperanza delle sentenze del Consiglio di Stato, anche l’area pubblica denominata piazza Kennedy, illegittimamente occupata e detenuta dai proprietari del Lido Oasi e per questo anche rinviati a giudizio dalla Procura della Repubblica di Vallo, deve essere restituita alla collettività e deve essere garantita la libera fruibilità dell’area a tutti i cittadini.
Ma le questioni inerenti l’area non finiscono qui: “Altrettanto delicata – spiega il proprietario del Lido Azzurro Carlo Scalzone – è la situazione che riguarda l’edificio scolastico di proprietà dalla famiglia Di Nardo, locato alla Provincia di Salerno, che ospita l’IPSIA De Vivo. Oltre alle sentenze del Consiglio di Stato, ben 4 diverse Perizie Giudiziarie CTU, 3 della Procura della Repubblica e 1 del TAR Salerno, hanno accertato che la mancata realizzazione degli standard urbanistici costituisce difformità nell’uso del suolo rispetto alle planimetrie assentite e allegate alle autorizzazioni rilasciate e, di conseguenza, anche l’edificio scolastico locato alla Provincia di Salerno, poiché allo stato dei fatti è privo delle aree standard previste dal progetto autorizzato, risulta non conforme alle autorizzazioni rilasciate C.E. 1333/91 e C.E. 2691/2001”.
“Abbiamo informato dei fatti i responsabili della Provincia e l’Avvocatura di Stato considerato che, dal 2002, la Provincia paga alla famiglia Di Nardo la considerevole somma di circa 200.000,00 euro all’anno per un fabbricato, allo stato dei fatti, non conforme alle autorizzazioni rilasciate, invitando l’Amministrazione Provinciale ad acquisire ad horas tutte le aree destinate a standard di pertinenza dell’edificio scolastico, per renderlo conforme alle autorizzazioni rilasciate e quindi legittimarlo, e avvisando che, in caso di inerzia da parte dell’Amministrazione Provinciale, verrà richiesto alla Procura della Corte dei Conti di attivare un procedimento per danno erariale”, ha concluso Scalzone.