Duro attacco del M5S ad Alfieri
Delusione e tristezza: questi i sentimenti che si possono cogliere nelle parole di Antonio, figlio di Angelo Vassallo, postate dopo la notizia dell’archiviazione delle indagini che avverranno il prossimo mese.
Parole che affida a Facebook e dedica a suo figlio, che non conoscerà mai il nonno: “Quante volte ho pensato a come raccontare a mio figlio la storia del nonno che non ha mai conosciuto, ma poi mi sono preoccupato del mancato senso di giustizia che gli avrebbe offerto e ho rimandato sperando a un lieto fine migliore e meno triste, anche perché ho sempre confidato che la giustizia avrebbe fatto il suo corso e sperato che potesse dare un significato migliore e un segno di speranza di vivere in una realtà dove la delinquenza prima o poi paga.
Certo che con grande orgoglio potrò raccontargli che persona buona e straordinaria era, le cose belle che ha fatto, che non aveva paura di affrontare i cattivi anche difronte ad un arma rischiando di perdere la vita ma andando comunque avanti con i suoi valori e come è stato bello essere suo figlio.Gli racconterò per quale motivo non l’ha mai conosciuto e gli dirò che dei cattivi l’hanno ucciso e quando mi chiederà se sono stati presi gli dovrò dire che ancora sono a piede libero e che le autorità competenti non sono state capaci di capire cosa sia successo e purtroppo non sono neanche capaci di andare avanti con le indagini per scoprire la verità.
Certo, è una storia che avrà poco di bello da insegnargli e per il momento mi fermerò qui per non dirgli quello che penso veramente anche perché vorrei che lui crescesse con un senso di positività e pensasse che la vita è bella proprio come nel film dove il papà racconta una bugia al figlio pur di non farlo spaventare agli orrori dell’olocausto e gli dirò che nella vita il male perderà sempre non come succede nella realtà”.
Intanto, si moltiplicano le dichiarazioni di indignazione e, soprattutto, di incredulità di politici ed amministratori. Dopo le parole del primo cittadino di Castelnuovo, Eros Lamaida, interviene Antonio Valiante, politico di spicco e costruttore della politica nel territorio cilentano: “Riempie il cuore di profonda tristezza, non discuto l’impegno dei magistragistrati,ma è impensabile che nessuno abbia visto o sentito nulla. Purtroppo la giustizia degli uomini non sempre si attua!È una grandissima amarezza che accresce ancora di più il dolore insanabile per il suo assassinio. Tutto ciò rafforza in noi l’affetto,l’amicizia e la grande stima che non si appannerà mai”. Valiante conclude con una dedica all’amico Angelo ” Tu solo sai chi veramente ti ha stimato e voluto bene e non smette il tuo ricordo. Grandissima delusione ed immutato affetto!”.
Di tutt’altro tenore sono le parole dell’ex sindaco di San Mauro Cilento, Giuseppe Cilento, in netta polemica con il Partito Democratico distratto dalle toto-candidature e non interessata alla notizia della prossima chiusura delle indagini sul sindaco pescatore: “Chiude l’inchiesta Vassallo. Vince chi usa la pistola, il PD tace. Meno liberi noi.”
Duro il commento di Michele Cammarano, consigliere regionale M5S.
“A Franco Alfieri evidentemente non bastano più le fritture di pesce. Il fido consigliere di De Luca, che il governatore ha eletto a procacciatore di voti modello, pur di convolare in Parlamento ha organizzato una petizione per promozionare una sua candidatura alle prossime politiche. Sfidando l’imbarazzo del suo stesso partito, il capo della segreteria politica di De Luca ha messo in piedi una raccolta di firme in molti comuni del Cilentano finalizzata a garantirsi un posto in Parlamento”.
“Avremmo apprezzato – sottolinea Cammarano – che Alfieri si fosse speso, con simili iniziative e con la stessa energia, nel perseguire obiettivi concreti sul suo territorio. Ad oggi, nonostante i numerosi appelli che gli abbiamo fatto pervenire nella sua qualità di consigliere all’Agricoltura, non c’è stato alcun atto concreto a favore dei piccoli imprenditori agricoli nelle aree interne del Cilento. Né abbiamo ascoltato o letto alcuna sua dichiarazione in relazione alla recente chiusura senza esito delle indagini sull’omicidio del sindaco Vassallo”. Sulla stessa linea, i consiglieri comunali M5S di Agropoli, Consolato Caccamo, e di Vallo della Lucania, Pietro Miraldi e Anellina Chirico. “Petizioni si sarebbero potute organizzare per impedire, ad esempio, la chiusura dell’ospedale di Agropoli o del tribunale di Vallo. Così come restiamo ancora in attesa che si metta mano a interventi per far fronte ad emergenze ataviche sul nostro territorio, come la carenza idrica e il rischio di dissesto idrogeologico. Evidentemente questi temi nell’agenda di Franco Alfieri non hanno la stessa priorità dell’esigenza di garantirsi una poltrona romana”.