Ecco il programma degli appuntamenti
Dopo il successo delle passate edizioni, torna per il terzo anno consecutivo la rassegna letteraria “LeggerMente, letture interpretate e una tazza di thè”, frutto della felice collaborazione della Cooperativa Culturale La Cantina delle Arti e dell’Associazione Voltapagina. Tre gli appuntamenti in programma per l’edizione 2018, che partirà il prossimo 14 gennaio con la lettura interpretata di Mancarsi, un racconto intenso e coinvolgente di Diego De Silva, per proseguire il 18 febbraio con Alta fedeltà dello scrittore inglese Nick Hornby, opera da cui sono stati tratti un film e un musical, e concludersi l’11 marzo con la lettura di Kitchen, dell’autrice giapponese Banana Yoshimoto, un romanzo pubblicato nel 1991 e diventato ben presto un caso letterario internazionale.
Tre libri che affrontano in chiave diversa l’espressione dei sentimenti e la conoscenza di sé, per tre domeniche pomeriggio da trascorrere nell’accogliente e confortevole atmosfera de la SALA94, presso la sede de La Cantina delle Arti in via Luigi Sturzo a Sala Consilina, dove all’ascolto della lettura interpretata si affiancherà, come di consueto, la degustazione di un buon thè accompagnato da biscotti o pasticcini.
LeggerMente, un’iniziativa impostasi all’attenzione del pubblico proprio per l’originalità e la freschezza della formula utilizzata, nasce dall’idea che l’ascolto e la condivisione in presenza sono piaceri quasi perduti nella nostra epoca di velocità e di condivisione virtuale, piaceri da riscoprire in un ambiente accogliente, dove ognuno possa sentirsi libero di confrontarsi con gli altri o semplicemente di vivere le emozioni indotte dal racconto.
Appuntamento allora alle 18.00 di domenica 14 gennaio, per il primo incontro di LeggerMente, edizione 2018, con la lettura interpretata di Mancarsi, in apparenza una semplice storia d’amore, che nasconde sotto la superficie una grande profondità, soprattutto nel tratteggiare desideri e dolori, speranze e rovine, con un linguaggio di forte immediatezza.
“Vogliamo che la persona che amiamo ci dica d’essersi innamorata di noi perché un giorno, senza neanche pensarci, l’abbiamo toccata in un punto in cui non sapeva di essere sensibile, come certe carezze che arrivano molto in fondo per conto loro.”