Continuano le indagini per individuare l’assassino
AGROPOLI. E’ in programma per oggi l’autopsia sul corpo di Lin Su Qing, la donna cinese ritrovava morta mercoledì sera in un appartamento di via Caravaggio. L’esame autoptico servirà a capire se la donna è morta soffocata o per un colpo alla testa. Stando alle prime indiscrezioni sul capo la vittima aveva una ferita; ma potrebbe essere anche lo scotch che le copriva gran parte del volto ad averla soffocata, magari durante un gioco erotico. L’esame del medico legale permetterà anche di capire se la 49enne abbia avuto rapporti sessuali prima del decesso.
Intanto sul caso proseguono le indagini: gli inquirenti si stanno concentrando sulle ultime telefonate e i messaggi sul telefonino, di Lin Su Qing. L’ipotesi che l’omicidio sia maturato nell’ambito di un giro di prostituzione resta una delle piste che gli investigatori stanno battendo per fare luce su quello che, per ora, resta un mistero che sta tenendo in apprensione la cittadinanza di Agropoli e dei paesi limitrofi. La speranza è che al più presto venga dato un nome e un volto all’assassino. Al vaglio dei carabinieri della stazione di Agropoli, agli ordini del luogotenente Vincenzo Di Liberto, e dei militari del nucleo operativo della compagnia guidata dal capitano Francesco Manna, ci sono anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona in cui si trova l’appartamento e altri dispositivi informatici in possesso della donna.
La porta era chiusa quando il padrone di casa ha bussato. Non c’erano segni di effrazione. Circostanze che lasciano supporre che la quarantanovenne conoscesse il suo assassino o che avesse un appuntamento con lui, tanto da aprigli tranquillamente la porta e lasciarlo entrare. Lin Su Qing risiedeva a Terzigno, una località vesuviana in cui c’è una massiccia presenza di cinesi. È anche da lì che potrebbero arrivare notizie sulla quarantanovenne cinese e sul perché si trovasse nel Cilento. Ad Agropoli era arrivata prima di Natale, da sola, e sarebbe dovuta ripartire mercoledì 3 gennaio, proprio il giorno in cui, dopo aver bussato più volte alla porta dell’appartamento, utilizzato come attività di affittacamere, senza ottenere risposta, il proprietario ha deciso di entrare con la chiave di riserva e ha scoperto il cadavere nella camera da letto, in decomposizione. Dopodiché ha subito chiamato i carabinieri.