I delfini recuperano due volte lo svantaggio, primo gol di Bozzi in maglia agropolese
Allo stadio Guariglia di Agropoli, sotto un cielo tendenzialmente nuvoloso, inizia il 2018 della formazione di Ciro De Cesare, che ospita la Virtus Avellino. L’ex toro di Mariconda punta sul trio Apicella-Bozzi-Capozzoli: solo panchina inizialmente per Maione. A centrocampo posto da titolare per De Rosa, per il classe ’94 spazio assieme a Guadagno e Natiello. In difesa confermata la coppia Hutsol-Landolfi con Gullo e Iommazzo esterni. La Virtus Avellino senza Todino e con D’Andrea in panchina, schiera il grande ex Alleruzzo. Davanti spazio a D’Acierno. Parte subito a spron battuto l’Agropoli: dopo pochi secondi un cross di Capozzoli trova la testa di Bozzi, la girata della punta barese si spegne sul palo. I delfini iniziano la gara collezionando numerosi corner in avvio. All’11’ un’altra incursione di Capozzoli, di gran lunga il migliore in campo, favorisce il rimorchio di Apicella, ma l’ex punta del Potenza cicca clamorosamente e l’azione sfuma. I delfini giocano per larghissimi tratti nella metà campo della formazione di Criscitiello che fa fatica ad uscire. Al 13′ però, un errore di Gullo in appoggio rischia di rappresentare una beffa per la formazione di casa, Alleruzzo si presenta solo davanti a Spicuzza, ma il suo esterno finisce fuori di poco. I delfini attaccano, ma un’altra ripartenza della Virtus Avellino è fatale: Napoli entra in area e viene spinto (secondo Striamo, l’azione in realtà appare dubbia) da Iommazzo. Il direttore di gara salernitano decreta la massima punizione estraendo il cartellino rosso al terzino classe ’90 (espulsione inesistente, non era lui l’ultimo uomo). Dal dischetto l’ex Alleruzzo è impeccabile e fa 1-0. Con questo punteggio termina il primo tempo nonostante i 7 tiri in porta e i due nello specchio collezionati dalla formazione cilentana nella prima frazione.
La ripresa inizia com’erano finiti i primi 45′: l’Agropoli spinge e la Virtus si difende. Al 48′ Bozzi, in un’insolita posizione di ala destra scodella un bel pallone in area: è impetuoso lo stacco aereo di Natiello, 1-1. 4′ più tardi Capozzoli potrebbe segnare il gol del sorpasso, ma calcia debolmente seppur in maniera angolata, l’attento Giliberti respinge. Al 52′ ancora Natiello potrebbe regalarsi la sua doppietta personale, ma l’estremo difensore virtussino si supera nuovamente sventando il pericolo sotto al sette. Criscitiello capisce che la superiorità numerica non basta per sentirsi al sicuro e spedisce Trifone al posto di Rega, il capitano che ha dato tutto in mezzo al campo. L’Agropoli invece manda in campo Maione, per un Apicella non entusiasmante. La pressione della formazione di De Cesare fa percepire al pubblico, una sbagliata sensazione: prima o poi la palla sarebbe entrata. Invece ecco la beffa che non ti aspetti: al 61′ una palla spazzata trova D’Acierno rientrare sul destro, Hutsol gli mette lo sgambetto ed è ancora penalty. Dal dischetto Alleruzzo sigla la sua personale doppietta, spiazzando ancora una volta Spicuzza. L’Agropoli torna a pressare alto, mettendoci cuore, tuttavia non trovando spesso la via della porta. Al 67′ in ripiegamento Napoli può fare il tris ma tira abbondantemente fuori. I delfini collezionano corner, affidandosi all’estro di Capozzoli. La scelta risulta azzeccata all’85’: grazie ad un gran recupero del fantasista d’Aquara di una palla vagante intercettata nel vertice basso dell’area di rigore avversaria, questi si vedeva atterrato da un difensore irpino. Dal dischetto Bozzi fa 2-2. Nell’occasione Capozzoli si fa anche male, resiste per qualche minuto, poi viene sostituto da D’Attilio. I delfini attaccano in maniera forsennata, nonostante una gara spesso spezzettata dai falli. Al 94′ l’occasione ghiottissima capita sui piedi di Maione. La rovesciata del capocannoniere della formazione delfina sarebbe stata straordinaria, ma finisce alta sopra la porta di Giliberti. E’l’ultima occasione di una gara che non fornisce ulteriori sussulti. L’Agropoli deve accontentarsi di un pareggio, non riuscendo a vincere una gara che avrebbe meritato, la Virtus Avellino è la seconda squadra dopo la Picciola a tornare a casa conquistando punti dal Guariglia. I risultati dagli altri campi non hanno aiutato: vincono tutte le dirette inseguitrici: il Sorrento contro il Faiano (2-0), il Valdiano contro la Battipagliese (5-1) ed il Cervinara al 23 giugno 1978 di Pontecagnano contro la Picciola (1-2). Proprio la stadio picentino sarà teatro della prossima trasferta delfina, contro il Faiano di Carmine Turco, mentre il Sorrento di Guarracino si riporta a -2 in classifica.