L’esposizione è presso palazzo De Dominicis – Ricci
Taglio del nastro per la mostra “Velia… una città tra essere e benessere”. Gli antichi reperti, rinvenuti nel Parco Archeologico di Elea-Velia, avranno sede nell’asceota residenza nobiliare De Dominis-Ricci. Il Comune di Ascea ha mostrato il desiderio di avere una testimonianza della ‘propria’ culla culturale; la Soprintendenza, a sua volta, ne ha proposto l’esposizione. È stato scelto un taglio tematico: l’esposizione ha inizio dal racconto della Città, la sua evoluzione urbanistica e ciò che la rese celebre nell’antichità: lo stretto legame tra paesaggio, filosofia e medicina.
Il sindaco, Pietro D’Angiolillo, si dice orgoglioso ed emozionato per la realizzazione di un progetto che ha permesso di esporre per la prima volta tracce inestimabili: «La cultura deve andare in linea con turismo ed agricoltura. La nostra storia del passato, in parte fatto di tracce ‘immateriali’, è finalmente in mostra nel cuore di Ascea. Questi reperti avranno una nuova vita e rappresenteranno solide basi per la crescita del nostro territorio».
Il percorso espositivo – videoproiezioni narrate, immagini ricostruttive e reperti – ha inizio con la storia dell’antica polis della Magna Grecia. Quest’ultima, legata prevalentemente ad un’economia mercantile marittima, acquista fama grazie ai grandi filosofi, quali Parmenide e Zenone e all’efficiente Scuola Medica. In seguito, il racconto si sposta su ‘Essere e Benessere’: Velia divenne celebre luogo di benessere per il corpo e per lo spirito. Infatti, in Età Imperiale era famosa per le terme, in cui si praticavano saune e bagni. Non è un caso si narri del potere ‘miracoloso’ di queste acque, che guarirono Orazio dalla quasi totale cecità e curarono Augusto. «Questo prezioso gioiello, oggi chiuso al pubblico, sarà opera di restauro nel corso del 2018 – dichiara la direttrice degli Scavi – per via del finanziamento Bonus cultura».
L’iniziativa, che ingloba arte ed archeologia, passato e futuro, cultori del Bello e della storia, si sviluppa anche su altre sezioni: le abitazioni di lusso con affreschi parietali e arredi; le ‘radici’ del benessere – che caratterizzano tuttora la macchia mediterranea – le cui erbe e piante, sacre agli dei, venivano utilizzate anche per scopi terapeutici. Infine, il secondo piano del Palazzo è dedicato al Cilento, terra di forti contrasti, tradizioni, miti e leggende e che ospita le rovine della città greca. La sezione, in fieri, è dedicata al paesaggio vegetale e alle eccellenze agroalimentari, su cui si sono rintracciate le radici della Dieta Mediterranea.